Ci sono leggende a Napoli confinate nei vicoli e nelle stradine, oppure nei palazzi e nei grandi castelli. Ma c’è una storia che non può avere limitazioni di territorio perché appartiene a tutta la città, anzi forse rappresenta la città stessa. Infatti, questa volta non c’è stato bisogno di portare mio nipote in un posto preciso: gli ho raccontato questa storia girando per la città.
“Aguzza bene lo sguardo stavolta! Ovunque potresti vedere una bellissima donna che cammina per i vicoli”.
Mio nipote si guarda intorno tra le persone.
“No, ma non devi cercarla tra i vivi…”.
“Ancora fantasmi…?”.
“Sì, ma stavolta è una cosa più ampia, più estesa…”.
“Allora devi raccontarmi la storia altrimenti non la riconoscerei mai!”.
“Va bene, ti racconto la storia della bella ‘mbriana!”.
Come tutte le leggende, la storia della bella ‘mbriana affonda le sue radici in un tempo imprecisato. Era una bellissima principessa. Bellissima… e tristissima. Triste perché innamorata, follemente. I conti sembrerebbero non tornare: innamorata e triste non quadra. Se non fosse che l’amore era forte, vero, intenso, incredibile, ma era irrimediabilmente perduto, finito, andato per sempre. La disperazione andava oltre la ragione, ma per davvero, fino a quando la ragione sparì del tutto. La principessa, senza più senno, iniziò a vagare senza meta per i vicoli della città. Il re, non avendo una soluzione, per proteggerla promise una ricompensa ai cittadini che ospitavano la povera ragazza nelle loro abitazioni. Da allora la bella ‘mbriana è lo spirito della casa dei napoletani che si assicurano di salutarla ogni volta che entrano in casa per augurarsi la sua benedizione.
“Bello, zio, mi piace… però non capisco in che senso è una cosa più ampia… solo perché la puoi trovare ovunque?”.
“No, io credo che questo non sia solo il fantasma di Napoli… io credo che la bella ‘mbriana sia Napoli!”.
“In che senso?”.
“Una bellissima città, innamorata del suo popolo, follemente, tanto da donare tutta se stessa e mettendo a disposizione ogni sua bellezza. Ma l’amore è stato sprecato, deturpato da alcuni parti di quello stesso popolo fino a quando la città ha perso la ragione non sapendo più chi amare e quanto. Ed oggi sono pochi che sanno amare davvero la città e sanno accoglierla nelle loro vite, valorizzandola. È Napoli la bella ‘mbriana”.
“Zio, allora hai sbagliato: mi hai detto di non cercare la bella ‘mbriana tra i vivi, ma cercarla tra i morti vorrebbe dire che lo spirito di Napoli è morto… e invece guarda qui… guarda quante belle donne…”.