Buono come il pane. Ma innovativo e… internazionale. A Napoli arriva il “bread omakase”, una formula gastronomica che unisce diversi tipi di pane ad un companatico vario e genuino. “Omakase” è un termine giapponese che significa “lascio a voi la scelta” o “mi fido di te” e consiste nel servire una grande varietà di piatti allo scopo di far provare al cliente un po’ di tutto.
L’idea viene dall’incontro tra un biologo panificatore ed uno chef a domicilio di ritorno da Oslo, che hanno dato vita a SoulCrumbs, una gastro-bakery di stampo nordeuropeo con influenze asiatiche, nata appena 8 mesi fa in via del Chiostro, 11, nel cuore del via vai partenopeo. Ogni venerdì, dalle 19,30, sarà possibile assaggiare al banco fino a 6 tipologie di pane (da quello a lievito madre al rugbrod ovvero il pane di segale dei Paesi Scandinavi), unito ad una cucina sostenibile e multietnica. Le due anime del locale sono Carlo di Cristo, biologo e ricercatore di Zoologia all’Università degli studi del Sannio, da anni panificatore per passione, e Raffaele Rega, chef napoletano di ritorno da una lunga esperienza lavorativa ad Oslo.
Con il bread omakase, Carlo e Raffaele propongono per la prima volta a Napoli “il sushi del pane”, il modo tradizionale giapponese di mangiare il pesce, ma con al centro il pane. Il progetto di pane e cucina di SoulCrumbs tiene viva infatti la tradizione, rivisitandola e valorizzando i prodotti locali con creatività e un tocco europeo. Il locale offre anche vini a fermentazione naturale, gastronomia a km 0 e caffè sostenibile: una formula di honest food che mette al centro la materia prima, locale, povera e alla portata di tutti, quella dei contadini vesuviani, dei casari del Matese o delle paranze procidane.