A Pisa “Il principio è la materia”

opera_fotografata_durante_la_mostra_Il_principio_è_la_materia
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“Il principio è la materia” è il titolo della mostra in cui tutti gli autori adoperano diversi materiali di riciclo, sia naturali che già precedentemente usati, trasformandoli in manufatti che hanno valenza artistica.

Questi gli artisti che espongono: Pier Roberto Bassi, Walter Ochs, Tommaso Ochs, Giorgio Fileni, Claudio Cavalieri, Mauro Malafronte, Piero Sanna, Raffaello Rovati, Roberto Tirabasso, David Bacci ,Vincenzo Vavuso.

Come ha scritto nel testo di accompagnamento della mostra Barbara Vincenzi “Il principio va cercato nella cosiddetta rivoluzione industriale” che, se da un lato diede impulso all’economia creando nuove dinamiche di fruizione e lavoro, dall’altro, con la creazione della catena di montaggio e un maggior numero di oggetti destinati ad una più larga fascia di persone, ne ha svilito il valore.

Da sempre, però, la storia e l’immaginario umano distinguono tra ciò che è “naturale” e ciò che intendiamo come manipolato e il fatto di vivere in un mondo fortemente degradato in termini ambientali, ha portato ad ideare un ideale bucolico che, però, è inteso lontano e totalmente avulso da quella natura che percepiamo come definitivamente perduta.

Questo è il contesto in cui si inseriscono alcune correnti artistiche che hanno cercato d’interpretare questa frattura, prima idealizzando e iconizzando un ambiente e un nostro rapporto con esso e poi, agli inizi del secolo scorso creando la poetica dell’oggetto-materia, che ha dato vita a correnti espressive che utilizzavano, spesso ironicamente, l’oggetto in quanto espressione di valori “altri” legati a riti e archetipi di non lontana memoria, ma d’immediata e presente suggestione.

Operando in questo principio di casualità, di attribuzioni e valenze artistiche si cerca di ridare decoro all’oggetto trovato collocandolo in “ambiente nuovo” accettando le infinite sfumature e significati che può avere, ricordando che in quanto manufatto (fabbricato dalla mano dell’uomo) è esso stesso rappresentazione del sentire dell’uomo, anche nel senso più laterale e paradossale del termine e in quanto espressione della materia in continuo rinnovamento, l’artista, con la sua infinità sensibilità, lo riproporrà in forma poetica, quale fonte di rinnovata ispirazione, ciò che altrimenti sarebbe solo rifiuto e scarto, regalandoci un’opera d’arte.

La mostra si inaugura oggi, 30 aprile;

l’ingresso è libero.

fino al 14 maggio

GAMeC CentroArteModerna

Pisa, Lungarno Mediceo 26

Tel. + 39 050542630

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