“Acquerelli dal Cilento, storie di cibi attraverso la voce dei protagonisti”, il libro scritto e illustrato da Pasquale Strazzullo e Franco Bevilacqua
Giovedì 30 giugno sarà presentato a Pioppi, frazione del comune di Pollica in provincia di Salerno, il volume “Acquerelli dal Cilento, storie di cibi attraverso la voce dei protagonisti”, scritto e illustrato rispettivamente dall’endocrinologo ed ex professore ordinario di medicina interna della Federico II Pasquale Strazzullo e dall’artista Franco Bevilacqua, già autore di altre importanti pubblicazioni, con la collaborazione di Toni Isabella e Rosanna Scala, per BioMedia Editore.
Il libro
Il libro ha il dichiarato obiettivo di promuovere “un’ipotesi di sviluppo fondata sui concetti di biodiversità, sostenibilità e imprenditorialità”. Gli autori hanno scelto di raccogliere le testimonianze dirette di chi lavora da decenni a contatto con la terra del Cilento, corredandole con raffinate illustrazioni di accompagnamento che ritraggono quei luoghi. Una rassegna di storie, ciascuna delle quali legata a una produzione unica nel suo genere, per dimostrare quanto siano importanti, per l’efficacia della Dieta Mediterranea e per la nostra salute, l’integrità delle filiere, la loro continua evoluzione e la conseguente qualità finale. Ma anche per spiegare come questo esempio possa costituire un “sistema” virtuoso di imprenditorialità.
La presentazione si terrà nel suggestivo Palazzo Vinciprova, storica costruzione settecentesca posta sotto la salvaguardia monumentale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, che già ospita stabilmente il Museo Vivo del Mare (MuSea) e il Museo Vivente della Dieta Mediterranea, tra i più frequentati della regione Campania. Alla presentazione interverranno il sindaco di Pollica Stefano Pisani, il coordinatore dell’Anci Campania Franco Alfieri, il direttore del Parco del Cilento Tommaso Pellegrino e infine Michele Buonomo del direttivo nazionale di Legambiente.
“Acquerelli del Cilento…” per capire il vero significato della Dieta Mediterranea
L’evento è stato non a caso organizzato dall’”Associazione per la Dieta Mediterranea Ancel Keys Pioppi”, che deve il suo nome proprio al fisiologo americano Ancel Keys, autore degli studi che a partire dal secondo dopoguerra lo portarono, dopo decenni di ricerche, a dimostrare scientificamente i benefici sulla salute della “Mediterranean Diet”. Gran parte del suo lavoro è stato svolto proprio a Pioppi, dove lo studioso si era trasferito all’inizio degli anni Sessanta e dove è rimasto per oltre vent’anni, per documentare sul posto come mai proprio in Cilento, oltre che nell’isola greca di Creta, gli abitanti presentassero una così bassa incidenza di patologie cardiovascolari e disturbi gastrointestinali.
La Dieta Mediterranea (pane, pasta, frutta, verdura, tanti legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e poca carne) è stata poi dichiarata dall’Unesco “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, e in quella occasione, come ben spiegato nell’introduzione del volume, “l’UNESCO identificò come ‘emblematiche’ al riguardo alcune aree di riferimento, tra le quali, per il nostro Paese, il Cilento”.
Parola dell’autore: “le storie che abbiamo raccolto possono ispirare le produzioni del futuro”
“Il nostro tentativo, mio e del coautore e acquerellista Franco Bevilacqua – conferma proprio il professore Strazzullo, recentemente nominato, fra l’altro, quale Past President della Sinu, la Società Italiana di Nutrizione Umana – è proprio quello di far emergere, attraverso il lavoro che presenteremo, come al centro fra territorio e salute ci siano la biodiversità e la sostenibilità ambientale, di cui le oltre quindici persone intervistate nel libro sono da considerarsi dei veri custodi. Prodotti come il fagiolo di Controne o il carciofo bianco di Auletta, dei quali fra gli altri raccontiamo, testimoniano la qualità e l’unicità di certi patrimoni. Ma non si tratta semplicemente di salvaguardare le tradizioni. Anzi, la sfida che verrà, sarà proprio quella di trasformare una somma di preziose esperienze individuali in un modello sano di produzione alimentare, di sviluppo e di lavoro dignitoso per le future generazioni”.