Presso gli eleganti saloni della Galleria “Al Blu di Prussia” in via Gaetano Filangieri – Napoli – lo scorso 17 Aprile si è svolta la Sesta edizione del “Premio Napoli per l’Eccellenza – Civicrazia”, un evento di altissima pregnanza culturale che “da sei anni, omaggia chi, a Napoli e per Napoli, ha fatto dell’eccellenza un obiettivo costante del proprio lavoro.” La manifestazione, che nel corso del tempo ha ricevuto la medaglia e il patrocinio del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e dell’Università degli studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, è quest’anno giunta alla sua Sesta edizione, e annovera tra i premiati delle edizioni precedenti illustri personalità del mondo dell’arte e della cultura.
La manifestazione è stata promossa dall’Associazione “Il Ponte della Civicrazia”, i cui obiettivi associativi dal ‘92 si prefiggono di dare lustro alla cultura civicratica, nel complesso delle strutture e degli sviluppi sociali, politici, economici e culturali che caratterizzano la società umana, con uno sguardo alle sorti della città partenopea, “affinché anche il potere pubblico sia davvero al servizio del cittadino”.
Durante la serata, la Stella civicratica è stata conferita al giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa, che per improcrastinabili impegni non ha avuto la possibilità di intervenire, “essendo diventato, con la propria professionalità e competenza, egli stesso promotore di eccellenza culturale”; al regista e musicologo Roberto de Simone, “un Maestro, figlio devoto e Padre autorevole di una Napoli che ha saputo rappresentare in tutte le sue sfumature, con la curiosità di uno sguardo critico ma sempre sognatore e immaginifico, innamorato di una città a cui ha dato un’anima indelebile e un cuore palpitante”; alla regista salernitana Nadia Baldi, “Promotrice di cultura a 360 gradi.
Ha il merito di essere stata portavoce della più alta eccellenza artistica campana, portando lustro alla nostra città”; al regista Italo Moscati, “avendo saputo attraversare tutti i media moderni, dalla radio al cinema alla televisione senza mai disconoscere quell’Arte con la “A” maiuscola a cui è stato sempre votato”; e alla dottoressa Vittoria Doretti, “dirigente medico della Asl 9 di Grosseto e responsabile del Centro Coordinamento Salute e medicina di genere. Il suo impegno professionale l’ha portata ad ideare il “Codice Rosa” di cui attualmente è la responsabile, una vera è propria task force contro la violenza di genere, un progetto nato nel 2010 in Toscana ma presto adottato in altre Regioni”. “Siamo arrivati insieme a questa Sesta edizione – così Lucia d’Amico Tilena, Presidente del Comitato per la rinascita di Napoli, aderente al movimento nazionale della Civicrazia, una coalizione di soggetti impegnati nella rivalutazione del potere pubblico come forza al servizio del cittadino, nonché ideatrice del Premio – promuovendo l’eccellenza. Questo è un messaggio che parte da Napoli e si irradia in tutto il Mondo. Crediamo fortemente nel ruolo primario della formazione, che alimenta quei sentimenti volti al miglioramento della Nostra società. Credo che senza un’adeguata educazione alla bellezza non si possa avere un reale cambiamento sociale”. Riportiamo le dichiarazioni della dottoressa Doretti, che fanno riflettere toccando il cuore e scuotendo le coscienze, nel più onesto spirito civicratico: “Borsellino ogni 27 del mese si domandava se veramente avesse fatto il proprio dovere”. Hanno concluso la serata le musiche e i versi del cantautore Pino De Maio, che ha incantato con i propri lavori la platea.
La manifestazione è stata promossa dall’Associazione “Il Ponte della Civicrazia”, i cui obiettivi associativi dal ‘92 si prefiggono di dare lustro alla cultura civicratica, nel complesso delle strutture e degli sviluppi sociali, politici, economici e culturali che caratterizzano la società umana, con uno sguardo alle sorti della città partenopea, “affinché anche il potere pubblico sia davvero al servizio del cittadino”. Durante la serata, la Stella civicratica è stata conferita al giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa, che per improcrastinabili impegni non ha avuto la possibilità di intervenire, “essendo diventato, con la propria professionalità e competenza, egli stesso promotore di eccellenza culturale”; al regista e musicologo Roberto de Simone, “un Maestro, figlio devoto e Padre autorevole di una Napoli che ha saputo rappresentare in tutte le sue sfumature, con la curiosità di uno sguardo critico ma sempre sognatore e immaginifico, innamorato di una città a cui ha dato un’anima indelebile e un cuore palpitante”; alla regista salernitana Nadia Baldi, “Promotrice di cultura a 360 gradi. Ha il merito di essere stata portavoce della più alta eccellenza artistica campana, portando lustro alla nostra città”; al regista Italo Moscati, “avendo saputo attraversare tutti i media moderni, dalla radio al cinema alla televisione senza mai disconoscere quell’Arte con la “A” maiuscola a cui è stato sempre votato”; e alla dottoressa Vittoria Doretti, “dirigente medico della Asl 9 di Grosseto e responsabile del Centro Coordinamento Salute e medicina di genere.
Il suo impegno professionale l’ha portata ad ideare il “Codice Rosa” di cui attualmente è la responsabile, una vera è propria task force contro la violenza di genere, un progetto nato nel 2010 in Toscana ma presto adottato in altre Regioni”. “Siamo arrivati insieme a questa Sesta edizione – così Lucia d’Amico Tilena, Presidente del Comitato per la rinascita di Napoli, aderente al movimento nazionale della Civicrazia, una coalizione di soggetti impegnati nella rivalutazione del potere pubblico come forza al servizio del cittadino, nonché ideatrice del Premio – promuovendo l’eccellenza. Questo è un messaggio che parte da Napoli e si irradia in tutto il Mondo. Crediamo fortemente nel ruolo primario della formazione, che alimenta quei sentimenti volti al miglioramento della Nostra società. Credo che senza un’adeguata educazione alla bellezza non si possa avere un reale cambiamento sociale”. Riportiamo le dichiarazioni della dottoressa Doretti, che fanno riflettere toccando il cuore e scuotendo le coscienze, nel più onesto spirito civicratico: “Borsellino ogni 27 del mese si domandava se veramente avesse fatto il proprio dovere”. Hanno concluso la serata le musiche e i versi del cantautore Pino De Maio, che ha incantato con i propri lavori la platea.