Forse pochi lo sanno: i primi scavi nel sottosuolo di Napoli risalgono a circa 5000 anni fa. Furono i greci ad accorgersi che il sottosuolo napoletano era ricco di giacimenti di tufo, pietra magmatica tra le piroclastiche più diffuse e utilissima a per la lavorazione in quanto pratica e facile da lavorare e con proprietà non comuni.
Il tufo giallo di Napoli, prodottosi con le eruzioni dei vulcani della zona dei Campi Flegrei, è uno dei più preziosi materiali che garantiscono stabilità e media durezza. In mezzo a questo giacimento di tufo corrono cunicoli che si sono formati dal lavoro e dall’ingegneria, che li hanno plasmati nel corso di decine di secoli.
Esperienza unica quella di poter visitare questi anfratti, che spesso lasciano posto ad enormi piazzali formatisi proprio dai continui scavi. Inoltre, il reticolato di vicoli e stradine sotterranei, formano anche un acquedotto sotterraneo che veicola l’acqua dei vari giacimenti.
In questo meraviglioso spettacolo, intreccio di natura e di tecnica umana, si può partecipare ad escursioni, spettacoli, iniziative varie e manifestazioni.