Per chi non lo conoscesse, Mimmo Borrelli è uno dei drammaturghi e attori più interessanti del panorama teatrale italiano. Noi abbiamo la fortuna di averlo “in casa”, più precisamente nella zona tra Bacoli, Torregaveta, Monte di Procida: i meravigliosi Campi Flegrei.
La lingua delle sue drammaturgie è intrisa di zolfo e segue il ritmo del mare che gorgheggia sugli scogli; gran parte dei suoi lavori nascono da questa terra di mare di vulcani: è qui che da due anni Borrelli dirige un festival di teatro itinerante. La caratteristica di Efestoval, “festival dei Vulcani” sta nel fatto che gli spettacoli vanno in scena in luoghi non convenzionalmente teatrali, ma in location particolari dall’inestimabile valore paesaggistico, spesso sconosciuti o difficilmente visitabili durante il resto dell’anno.
È il caso di Parco Cerillo, area verde sulla collina di Sant’Anna a Bacoli, ripulito e riaperto l’anno scorso dai giovani volontari del festival; il panoramicissimo Parco Monumentale di Baia che domina il Castello aragonese; l’ex Cantiere Navale Postiglione, la spiaggia di Torregaveta, dove Borrelli anche quest’anno ha messo in scena il suo “Memorie e versi dai Campi Flegrei” all’alba.
La rassegna ospita lavori da tutta Italia con una particolare attenzione al teatro contemporaneo e al dialetto: “Kohlhaas” con Marco Baliani, Roberto Latini con un memorabile adattamento da “I Giganti della Montagna”, “Giduglia” di e con Patrizia Arnoldi; anche eventi più legati alla comunità, come il memorial “Enzo Bombolone”, storie di calcio e di vita a Bacoli o “Sogni in compresse” di Maura Perrone e Roberta Serretiello con gli sopiti di Dedalo, comunità terapeutica riabilitativa per la salute mentale di Bacoli Dedalo. Si chiude il 30 settembre all’ex cantiere navale Postiglione con “Dissonorata”, storico monologo del calabrese Saverio La Ruina. Assieme agli spettacoli, un fitto calendario di escursioni e visite guidate e appuntamenti enogastronomici. Il teatro è identità.