In Vico Esclamativo si respira una calma apparente, intendiamoci siamo sempre a Napoli e per “calma” abbiamo, noi Napoletani, una lettura almeno differente.
I bambini giocano con in sogno Maradona, don Antonio, ogni vicolo ha il suo don Antonio, passeggia sul lastricato a mo’ di autorità pubblica, d’altronde di quel Vico Esclamativo conosce vita, morte e miracoli, e un motorino, per la gioia di quel vecchietto, le cui colonne d’ Ercole sono il primo crocevia, arriverà a gran velocità nel suo gesto tecnico più raffinato, paragonabile alla rovesciata nel calcio, una bella impennata su di una ruota.
Il problema è che Vico Esclamativo non esiste, mi correggerò, ne esistono a centinaia, a migliaia, o almeno questa è l’idea che promettono di promuovere due interessanti personaggi del Centro, dalle origini concettualmente simili, nati e cresciuti nei vicoli, rispettivamente Vico Neve e Vico San Giuseppe Nudi: il grafico Gabriele Rollin ed il fotografo Daniele D’Ari. Amici di vecchia data e compagni di curiose esperienze, attingendo da quanto di più vario vi possa essere in una città attrattrice più di cultura che di investimenti, alla stregua di cacciatori di tesori, insaziabili nella ricerca sociale, portano avanti un progetto culturale d’avanguardia, riportando i motivi di riscatto di una città su tee-shirts, che si auspica possano diventare veri e propri manifesti ambulanti dello spirito positivo della napoletanità e di cosa vi sia ancora da fare, appunto The Creativi-tee-shirt. Presso “B-giù” in Largo Proprio D’Arianiello, limitrofo a Via Dei Tribunali, in questi giorni si è svolto il primo show di Creativi-tee shirt, in cui, alla proiezione del video “Vico Esclamativo” diretto dal gruppo di videomaker Purple Neon Lights, è seguita l’esposizione delle t-shirts prodotte.
Pulcinella returns è il primo lavoro in assoluto del duo, dato alla luce in una situazione davvero contingente, quale può essere il traffico di Via Marina. Il brain storming, che portò al logo sulla maglietta, fu un momento di comune quotidianità esasperato dalla criticità del momento. “Perchè così tanti problemi a Napoli, eppure le bellezze non ci mancano”. Così l’idea: come Gotham City così anche Napoli avrà bisogno del suo eroe, tuttavia se Batman è un uomo camuffato da pipistrello, Pulcinella è la sua stessa maschera.
Allo stesso modo per cambiare davvero le cose un supereroe da solo può fare davvero poco, è necessario che un santo ci indichi la via, la retta via. Il nostro santo più amato, San Gennaro, che porta con sè il sangue pietrificato ed impugna la verga pastorale, non è più disposto ad ascoltare fedeli protratti e gementi – San Gennà pienzace tu! –
Ora è San Gennaro, che con tono perentorio, ci affida il compito più grave di espiazione –Ora prego io voi – Alla stregua di uno zio Sam che ci richiama alle armi.
Ecco che millesettecento anni di problem solving vengono spazzata via dallo stesso Santo che, per amore del suo popolo, invita personalmente il cittadino a svolgere i propri compiti a casa.
– Per cambiare le cose, a volte serve che s’invertano i ruoli – Risponde così ai microfoni del Centro tecnico di Castelvolturno il capocannoniere nella classifica dei miracoli, più di Higuain, più di Cavani, più di Maradona. L’idea che qualcosa dal basso stia evolvendo può non sembrare più così intima o latente –Facciamo diventare quel ciuccio che vola una realtà incontestabile -.
Quel ciuccio volerà perchè certamente saremo noi a farlo librare, assicurandolo ad un certo numero di palloncini gonfiati, e non per caso fortuito o volere del fato. Infine giungiamo a contenuti più universali, Weapon of mass construction, sotto il fuoco incrociato di cuori e cervelli.
Ogni grafica elaborata, prima di essere riportata su stoffa, è sottoposta al voto degli utenti del sito creativiteeshirt.com. Ottenuti cento voti, la grafica viene stampata dando vita ad una creativi-tee-shirt.
“Vogliamo che questo progetto – Afferma Gabriele – arrivi ad un livello superiore diventando un fenomeno sociale. Questa per noi è una responsabilità assoluta: attenzione non ci proponiamo di salvare il mondo, ma cerchiamo di diffondere la concezione secondo cui il pensare positivo aiuti realmente nell’immediato a sovvertire questo capovolgimento non necessario”. Concludono entrambi: “Ci auspichiamo che la diffusione sia rapida. Siamo portatori di idee che non dimenticano le proprie origini, rintacciabili per uno in Vico Neve e per l’altro in Vico San Giuseppe Nudi”.