Dal 18 aprile al 20 luglio il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli (via dei Mille, 60) ospita la mostra ‘Andy Warhol. Vetrine’, a cura di Achille Bonito Oliva e organizzata da Spirale d’idee in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. L’esposizione riguarderà 180 opere del grande artista pop, attraverso le quali si cercherà di ricreare il particolarissimo rapporto che lo legava alla nostra città, dove Warhol soggiornò per pochi giorni durante gli anni ’70. Il percorso espositivo consta infatti di alcune opere in cui sono ritratte grandi personalità napoletane dell’epoca che il genio americano ebbe modo di conoscere durante la sua permanenza, oltre alle ormai celeberrime panoramiche partenopee. La mostra propone inoltre la serie ‘Ladies and Gentlemen’ del 1975 (con relativi acetati e polaroid) e i disegni realizzati dall’artista a partire dalle fotografie di Wilhelm von Gloeden (1978) acquistate da Lucio Amelio; la storica serie Marilyn del 1967 e quella firmata nel 1985 da Warhol con la scritta «questa non è mia» (Marilyn this is not by me); le numerose collaborazioni avute dall’artista con case discografiche, cantanti e gruppi musicali nella firma di cover già rare alla fine degli anni ’40 e altre, presto entrate nella storia del rock. Il titolo della mostra – ‘Vetrine’ – nasce dall’idea di inserire nella mostra quattro spazi omonimi che raccolgano il dialogo, mai interrotto da Warhol, con il mondo commerciale delle case discografiche, dei negozi del lusso di Madison Avenue, della grande distribuzione dei supermercati, del merchandising turistico o culturale, tanto che la serie Golden Shoes, realizzata a metà degli anni ’50, quando Warhol lavorava con successo come grafico pubblicitario e vetrinista, accompagnò il suo passaggio da artista alla portata di tutti a nome dello star system. Di qui la presenza di “sezioni vetrina” con le serigrafie delle ‘Campbell’s soup’ (le famose “scatole-scultura”) e le t-shirt realizzate dalla ‘Andy Warhol Foundation for the Visual Arts’ in sintonia con la volontà dell’artista, che aveva inseguito il suo sogno di popolarità attraverso la moltiplicazione seriale delle proprie opere, in un’inedita competizione ed emulazione delle tecniche di produzione industriale e delle regole della grande distribuzione.
La mostra è visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle 19.30; la domenica dalle ore 9.30 alle 14.30. Il martedì sono chiuse le sale espositive dei piani I e II. Il costo del biglietto è di 8 euro (intero); 4 euro per il ridotto (ragazzi dai 6 ai 17 anni); 5 euro per gli studenti. I bambini fino ai 5 anni non pagano. Il biglietto famiglia valido per 4 persone costa 17 euro. Per maggiori informazioni telefonare allo 081 3630018.