“Objets Trouves” è il titolo della mostra che vede protagonista Anna Muzi.
Da sempre nel mondo poetico di Anna Muzi si avverte una fascinazione straordinaria, quasi un amore visionario per tutto ciò che la circonda, per gli oggetti che l’accompagnano nel tempo e che nel tempo ha raccolto (inconfondibili sedie e poltrone vintage, radio Brionvega, appendiabiti Eames, souvenir e maschere africane, suppellettili cinesi, tappeti orientali, foto d’annata) che nelle sue opere silenziose si trasformano, acquistando un potere evocativo e quasi misterioso.
Dunque come in un gioco di composizioni astratte, dove le figure e le forme compaiono come semplici colori e geometrie, l’artista si diverte a ricomporre gli obiets trouvés della sua vita, passata e presente facendo scorrere sulla tela le immagini ricomposte di un proprio diario intimo: come in un fotogramma di una pellicola alla nouvelle vague.
Qui riordinando e raccogliendo forme, pezzi e colori che hanno colpito la sua immaginazione nel tempo, incomincia a lavorare sulla composizione e sugli accostamenti cromatici, con un principio che sembra riecheggiare, forse retaggio dei suoi esordi, i primi “assemblaggi” di ascendenza dadaista.
Le immagini ricomposte di un proprio diario intimo. In un continuo gioco di rimandi tra passato e presente, ricordi e citazioni questi oggetti ci parlano di una pittura ricercata, ma rigorosa ed essenziale, dove ogni elemento cromatico e compositivo si raccorda come un tassello, per ricomporre le trame di storie insieme personalissime e universali.
Fino al 15 maggio
Galleria Francesco Zanuso
Milano, corso di Porta Vigentina 26
Tel. + 39 3356379291