Con il Codiv 19 arriva l’hashtag #iorestoacasa. E restare a casa è l’unica arma che abbiamo a disposizione per bloccare la diffusione del virus. Così la cultura, privata di spazi, teatri e palchi, si organizza per raggiungerci tra le mura domestiche.
Rogiosi Editore – #FacciamociCompagnia
Rogiosi Editore lancia l’hashtag #FacciamociCompagnia. Sulla pagina Facebook della casa editrice fondata da Rosario Bianco, i suoi autori leggono alcune pagine dei libri che hanno scritto. Il potere della lettura. Piccoli viaggi che distraggono da un tempo preoccupante. In attesa di altre letture, si possono ora ascoltare Oreste Ciccariello con “La maledizione dell’acciaio”, Claudio Guerrini con “C’era una (prima) volta”, Elisabetta Masso con “La Spia de Dios”, Gennaro D’Amato con “La mia vita da medico” e Nicola Graziano con “Parole di libertà”. Ogni giorno una o più pillole pubblicate. Il consiglio è quello di seguire la pagina per essere aggiornati in tempo reale sulle prossime lettere.
Assessorato alla Cultura e al Turismo – #nonfermiamolacultura
Da seguire anche la pagina Facebook dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli che, con l’hashtag #nonfermiamolacultura propone Un palinsesto ricco e originale che gli artisti, a mano a mano che si stanno rendendo disponibili, offriranno gratuitamente per arricchire le giornate di chi è costretto a casa in queste ore, in questi giorni difficili. Per lo più live, altre volte dei contributi registrati, fruibili via social, gratuitamente. Mini concerti, piccole performance, workshop, sketch, presentazioni di libri, anteprime delle mostre che si stavano per inaugurare nei musei e negli spazi espositivi cittadini, talk con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, pièce teatrali. Tanti gli artisti che già si sono esibiti e tanti quelli che lo faranno nelle prossime ore: Samuel Subsonica, Pau dei Negrita, il Maestro Michele Campanella, il cast artistico di Pianocity, Dario Sansone, Valerio Jovine, Maurizio Capone, Paolo Jorio in qualità di direttore del Museo Filangieri e del Tesoro di San Gennaro, il direttore del MANN Paolo Giulierini, il direttore del Real Bosco e Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger, Zulù (99 Posse), Massimiliano Jovine (99 Posse), Marco Messina (99 Posse), Ciccio Merolla, Carlo De Rosa dei 29e30, Maurizio Affuso degli Rfc, Carmine D’Aniello degli ‘o Rom, Peppe Iodice, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, le Mujeres Creando, Gianfranco Gallo, Paolo Caiazzo, Maurizio Casagrande.
“Lo cunto de li cunti”: il progetto digitale di Mariano Bauduin

È partito sabato il progetto digitale di Mariano Bauduin dedicato al Pentamerone di Giovan Battista Basile dal titolo “Lo cunto de li cunti – nella città di Napoli durante la terribile pandemia dell’a.d. 2020”. L’idea è quella di realizzare con i mezzi a disposizione di ognuno dei cuntisti (smartphone, tablet, telecamere) dei video racconti dell’intero Cunto de li cunti. Ogni video durerà circa venti minuti, con musiche legate al repertorio della tradizione campana – composto da villanelle, moresche, canti a distesa e carnevaleschi – che ha caratterizzato la carriera di tutti i partecipanti, in Italia e nel mondo. I video, uno al giorno come in un vero rito collettivo, saranno diffusi attraverso i canali social del The Beggars’ Theatre e faranno parte della programmazione culturale online dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Teatro Stabile di Napoli – #teatroacasa
Sulla pagina Facebook del Teatro stabile Napoli parte l’iniziativa Memorie d’archivio: gallerie fotografiche e citazioni di testi delle produzioni dello Stabile, dal 2003 ad oggi. Si parte con le foto dello spettacolo Napoli Milionaria, stagione 2003/2004, di Eduardo De Filippo per la regia di Francesco Rosi e con la notissima citazione: “Ha da passa’ ‘a nuttata!. Inoltre sul profilo Instagram del Teatro e della Scuola di Teatro è partita la campagna: #iorestoacasa #teatroacasa. Verranno pubblicati brevi monologhi con protagonisti (a distanza) gli allievi della scuola del Teatro Stabile di Napoli. Un’iniziativa che permette di offrire teatro anche restando a casa e che sollecita anche i giovani studenti della scuola a utilizzare il loro tempo, forzatamente lontano dalle aule, a esercitarsi su testi scelti secondo la loro sensibilità.