Lunedì 18 gennaio, alle ore 18, presso il Gran Caffè Gambrinus in piazza Trieste e Trento 2, la Rogiosi editore presenta il nuovo libro del professor Gennaro D’Amato, Basta avere una buona mira – Note, racconti e appunti di viaggio dalla vita di un medico.
Continua l’esperienza narrativa dello pneumologo napoletano dopo il successo del primo libro di racconti, edito sempre da Rogiosi nel 2014, “Racconti di un medico”. I racconti che compongono il nuovo volume sono trenta, storie divertenti ma anche commoventi, che fanno sorridere, ma fanno anche riflettere, e a volte insegnano.
L’autore nelle pagine del nuovo libro parla di medicina, ma anche di sentimenti, e presenta al lettore i suoi ricordi e i suoi appunti di viaggio. Presenta ad esempio il suo amore per gli aforismi, “brevi folgorazioni, intuizioni che riassumono il discorso e sintetizzano un ragionamento, che articolano il pensiero comune” accanto alle sue riflessioni sui vaccini o sull’ecstasy, e scrive della sua “allergia” a Facebook come dell’asma che si vince anche facendo sport.
La seconda parte del volume è una raccolta di appunti di viaggio sparsi, che raccontano di tanti paesi visitati dal medico, dagli Stati Uniti, al Canada, all’Australia, passando per quelle che l’autore definisce “le molte anime dell’Asia”, la Cina, Hong Kong, l’India, la Thailandia, la Corea, il Giappone.
E poi gli appunti dei viaggi nel Vecchio Continente, Londra, Nottingham, Birmingham, Marsiglia e Parigi, “città stupenda, e affascinante sotto tanti aspetti anche inattesi”. Tra questi, il cimitero monumentale di Père Lachaise, dove riposano tanti grandi, come Proust, Chopin, Bizet, Amedeo Modigliani, Maria Callas e Edith Piaf; ma la tomba che maggiormente colpisce lo scrittore, che alla loro storia appassionata e drammatica dedica le pagine finali del libro, è quella dei due amanti Abelardo ed Eloisa, il brillante filosofo e la sua giovane e colta allieva, vissuti nella Parigi dell’XI secolo.
Alla presentazione del volume interverrà l’autore, accompagnato da Giovanni Chianelli e Umberto Zito per le letture.