Abbandoni e resurrezioni.
La prima presentazione del libro “Cameriere, champagne!… – Vita, sorte e miracoli di una canzone nel racconto del compositore” [Graus Editore, 2014] di Mimmo di Francia e Michelangelo Iossa, svoltasi al Circolo Posillipo di Napoli si è imperniata sulla storia della famosa canzone – di cui si festeggia l’entrata negli “anta” – che narra di un uomo abbandonato da “un amore proibito”: ma (spettacolo nello spettacolo…) si è verificata anche una inaspettata “resurrezione”, dato che la consorte del compositore è stata data per morta da uno dei relatori ed è invece inopinatamente risultata ancora viva e – con insospettata tenacia e a dispetto dell’oratore – ben intenzionata a rimanerlo…
Chiarito l’equivoco, dopo scuse e scongiuri di netta matrice partenopea, lo “scampato vedovo” Mimmo di Francia, accompagnato al piano dal Maestro Elio Guetta, ha preso in mano la situazione distraendo la platea con l’esecuzione di vari suoi celebri motivi fra cui “Me Chiamme Ammore” (interpretata da Peppino di Capri e da Gianni Nazzaro, e vittoriosa all’ultima edizione del Festival di Napoli), “Magari”, “Scusa…”, “Incredibile Voglia Di Te” e “Auguri…”, “Ammore Scumbinato” incisa da Fred Bongusto, Roberto Murolo in coppia con Renzo Arbore e da Peppino di Capri, dimostrandosi abile esecutore al pari loro, come testimonia la vendita di 600.000 copie del suo LP di “Balliamo”, in Brasile, dove la canzone è stata scelta come sigla della telenovela “Vereda Tropical”.
Vari relatori si sono alternati al microfono tra cui la presidente del Centro Studi Michele Prisco Annella Prisco Saggiomo, il giornalista Piero Antonio Toma, Filippo Smaldone, oltre alle letture di Chiara Tortorelli: il libro, realizzato a quattro mani con il giornalista Michelangelo Iossa, tra una chiacchierata e un caffè centellinato guardando il magnifico panorama del Golfo dal terrazzo di Casa Di Francia è stato presentato anche nella capitale al ristorante “il cantuccio al Senato” per il Salotto d’autore di Sara Iannone, con la partecipazione di Giampiero Mughini, Mimmo Liguoro e Fausto Cigliano, concludendosi (of course..) con un brindisi a base di champagne francese.