Oggi Lucio Dalla avrebbe compiuto ottanta anni. Il nostro omaggio a uno dei più grandi poeti della nostra musica che non ha mai nascosto il suo amore per Napoli
Le parole delle canzoni di Lucio Dalla raccontano poesie, costruiscono storie. Abbiamo provato a metterle insieme per creare una storia nuova, una storia che avrebbe per colonna sonora la sua eterna musica.
Un posto nel mio cuore
Conosco un posto nel mio cuore, dove tira sempre il vento. Ci vado ogni volta che cerco un po’ di pace, un po’ di silenzio. È un posto dentro di me, ma anche fuori di me. E si vede il mare. Mi chiedo che senso hanno i posti senza mare. A che servono? A chi servono?
Il mare ultimamente mi piace di notte. Quando non ha colori, così glieli posso dare io; e non posso impallidire davanti a un tramonto. Al massimo c’è un po’ di luna che si specchia senza lasciare il segno.
Com’è profondo il mare per chi lo sa rispettare, per chi ne ha paura. Come può essere nello stesso tempo così pacifico e così distruttivo? Me lo chiedo spesso, anche ora, anche qualche giorno fa… mi rispondo ogni volta che non è colpa del mare, è sempre e soltanto colpa nostra. Non dovrei stare così tanto a pensare, non a quest’ora. Ma sono così stanco da non dormire. Le due di notte, non c’è niente da fare. Magari faccio una cosa: ora ti vengo a cercare.
Chi vuole essere mare
Mi giro intorno, guardo verso l’indefinito orizzonte e verso l’infinito cielo, e in mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei… Perché mi perderei se dovessi capire che stanotte non ci sei. Ma non ti trovo ormai da un po’, ti confondo con altre lucine fioche, tutte evanescenti… Ma come fanno i marinai a riconoscere le stelle sempre uguali, sempre quelle, mentre io non riconosco nemmeno più me, certe volte.
Mi avvio lungo questa stradina che costeggia la riva del mare. E ricomincia il canto del mare che accarezza la sabbia, che leviga gli scogli e che è così leggero da darmi un fastidio tremendo. Che fortuna si deve avere a essere sabbia, a essere scoglio… la verità è che, a modo mio, avrei bisogno di carezze anch’io. Fingo che non sia così perché a nessuno piace essere sabbia… vogliamo tutti essere mare. Arroganti, questo siamo.
Tempo perso
Continuo a camminare e penso che sia inutile. Non ti posso mica trovare a guardare il mare di notte, come me. Vorrei girare il cielo come le rondini, e cercarti nei posti dove so che ti piaceva andare. Tanto sono gli stessi che piacciono a me. Che perdita di tempo… ma a me piace così.
Mi scoccia molto questa cosa che non sono più questi i tempi per innamorarsi. Conosco tanta gente che se lo impone, e conosco gente che odia per molto poco e, allo stesso tempo, gente che ama per molto meno. Ma alla fine è quello che cerchiamo tutti, anche quella ragazza che avrebbe voluto morire, anche quel ragazzo che voleva andarsene lontano… Alla fine, qualcuno li ha visti tornare, tenendosi per mano. Finisce sempre così, quando è così che deve finire.
Occhi verdi
Perciò, ho deciso che io non sarò come loro, che non fingerò e non nasconderò nulla né a me, né a te. E la verità è che ti sto venendo a cercare perché stavolta saprei cosa dirti, stavolta mi sto preparando, è questa la novità. E quando le cose le cerchi… capita che le trovi.
«Non pensavo di trovarti qui».
«Non pensavo che mi trovassi».
Ecco, come sempre. Sempre come se non avessi fatto abbastanza, sempre come se ogni volta che guardo quegli occhi verdi che sembrano di vetro diventassi vetro anche io. Ma mi sono promesso che l’avrei detto stavolta.
Le cose che non sai
«Io i miei occhi dai tuoi occhi non li staccherei mai».
Silenzio. Come ogni volta… quei lunghi silenzi come sono lunghi gli anni. L’ho appena detto e già me ne pento. Mi si deve leggere in faccia.
«Sì… ma non lo so… io nei tuoi occhi ci vedo poca allegria».
«Beata te che almeno ne vedi poca».
Quale allegria, se non riesco neanche più a immaginarti. Dovrei dirle che prima l’ho cercata tra le stelle, forse funzionerebbe… o forse riderebbe di me, più probabile.
«E allora cosa sei? Triste?».
«Non lo sono, non di base».
«Allora perché diventi triste quando mi vedi?».
«Divento triste perché poi penso che te ne andrai».
Soffoca a stento una risata. Sembra gentile, però. Non sembra derisione, sembra quasi un piacevole imbarazzo. Vorrei che ridesse fino in fondo, allora. Sento che si limita, che si trattiene, che non è più sulla mia stessa lunghezza d’onda. Questo mare… perché ce l’ho sempre in testa?
«Non esser così seria… rimani».
«Non sto andando via».
«L’hai detto anche l’ultima volta».
«…».
«Davvero, non puoi rimanere stavolta?».
«Io… non lo so…»
«Eh, no… Forse tu non lo sai. No, tu non lo sai. E non lo sai perché non te l’ho mai detto fino in fondo».
Al di là del velo
Per la prima volta mi guarda con occhi diversi. Quelli che un po’ mi ricordo. Come se finalmente qualcuno stesse per squarciare il velo al di là del quale entrambi ci eravamo forzatamente nascosti. Un velo, non un muro. Perché attraverso un velo ti vedi comunque, ma non distingui bene le forme, confondi le azioni, filtri le parole. E così, d’improvviso, da un piccolo squarcio il velo si strappa completamente.
«Te voglio bene assaje, ma tanto tanto bene, sai».
Mare gelido
Il mare stanotte è gelido. Me ne accorgo quando mi entra dentro.
«Io adesso non so cosa dirti. Ah, non so risponderti… e non ho voglia di capirti».
E meno male che non stavi andando via. Ma ora mi adeguo, vedrai se non mi adeguo… da domani smetterò di cercarti, né tra le stelle del cielo, né tra i vicoli del mondo; da domani sarai come questa luna che si specchia nel mare: meravigliosa, accecante, ma inconsistente; e in più da domani, soprattutto, smetterò, promesso, davvero, smetterò… di andare al mare di notte.
Discografia
- Lucio Dalla – Cara (1980)
- Lucio Dalla – Com’è profondo il mare (1977)
- Lucio Dalla – Stella di mare (1979)
- Lucio Dalla – La sera dei miracoli (1980)
- Lucio Dalla – Ma come fanno i marinai (1979)
- Lucio Dalla – Caruso (1986)
- Lucio Dalla – Piazza Grande (1976)
- Lucio Dalla – Le rondini (1990)
- Lucio Dalla – Anna e Marco (1979)
- Lucio Dalla – L’anno che verrà (1979)
- Lucio Dalla – Balla balla ballerino (1980)
- Lucio Dalla – Canzone (1996)
- Lucio Dalla – La casa in riva al mare (1971)
- Lucio Dalla – Quale allegria (1977)
- Lucio Dalla – Tu non mi basti mai (1996)
- Lucio Dalla – Futura (1980)
- Lucio Dalla – Chissà se lo sai (1985)
- Lucio Dalla – Telefonami tra vent’anni (1981)