Domani, domenica 27 marzo, in programma a Napoli, in piazza del Gesù, un concerto davvero speciale per celebrare la Pasqua, “Campana e Sonus”, interazione fra campane, metalli, percussioni e immagini. A partire dalle ore 21 “andranno in scena” 25 campane di bronzo intonate, percosse e messe in vibrazione con diversi tipi di battenti o a pedale; alcune suoneranno a distesa, ruotando su se stesse a 360 gradi.
Saranno collegate al palcoscenico di “esibizione” delle 25 campane anche quelle dei campanili delle chiese vicine, e per rendere più varie le sonorità proposte suoneranno anche campanelli, sempre in bronzo, e campane in ferro e ottone. “Campana e Sonus”, nato dalla collaborazione tra “Percussioni Ketoniche” e la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, non è solo un concerto, ma un percorso fatto di suoni, luci e immagini.
I contenuti musicali proposti vanno dal primo Medioevo – epoca in cui sono state introdotte per la prima volta in Europa le campane da chiesa – fino al Novecento, e sono di autori anche importanti che coprono un arco temporale che va dal Cinquecento di Pierluigi da Palestrina al Novecento con Steve Reich.
“Percussioni Ketoniche” è un gruppo musicale nato nel 1996 da un’idea di Giulio Costanzo, maestro del Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso, che attualmente lo dirige, creato insieme ad alcuni studenti che tuttora ne fanno parte: Antonio Armanetti, Graziano Carbone, Tony Salvador Conte, Roberto Napoletano, Marco Tamburri, Oreste Sbarra.
Il gruppo si è caratterizzato fin dagli esordi per l’originalità delle musiche proposte, la sperimentazione di tecniche sempre nuove e l’utilizzo degli strumenti più vari; tra questi, le campane. Il progetto attuale è nato dall’incontro con i fratelli Marinelli, titolari dell’omonima Antica Fonderia di Agnone, che vanta una storia di oltre mille anni e che esporta oggi le sue campane in ogni angolo del pianeta.
Come spiegano gli ideatori, il concerto “traccia un nuovo percorso fatto di suoni, luci e immagini che ricordano il fiume infuocato del bronzo fuso che corre verso la forma vuota che diventerà campana”. “Percussioni Ketoniche” condivide con la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone non solo il progetto musicale di portare in scena il suono delle campane, ma anche quello di proseguire l’attività di ricerca scientifica sulle nuove tecniche di produzione del suono.
Le campane sono infatti uno strumento musicale, anche se atipico, ma hanno anche un forte valore simbolico, religioso e sociale, perché il loro suono da sempre richiama i fedeli, è come se li convocasse in chiesa, luogo di preghiera ma anche di riunione e condivisione. In passato poi le campane delle chiese non suonavano solo per le celebrazioni religiose, ma anche per chiamare il popolo a raccolta in occasione di importanti avvenimenti collettivi, tristi o lieti che fossero; insomma, erano la voce del paese, in un certo senso.
E poi le campane sono oggetti particolari, nascono da un delicato processo di fusione ma sono grandi e forti, come un mix di estrema delicatezza ed energia. “Campana e Sonus” vuole esprimere tutto questo, in una festa di suoni, luci e immagini. Il concerto, voluto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, che lo ha inserito nel programma di iniziative pasquali “Napoli Città che sorprende”, sarà dedicato ad Annalisa Durante, che proprio il 27 marzo del 2004 fu uccisa; sarà presente l’assessore Nino Daniele.