Dalla A alla Zeta, Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, edito da Electa, è un maestoso libro che si propone, per la prima volta, di tracciare una storia dell’arte a Napoli e in Campania, dalla metà degli anni sessanta a oggi. È il risultato del lavoro svolto dal Dipartimento di Ricerca del Museo Madre: organo istituito nel 2013, nato per iniziativa del Presidente della Fondazione Donnaregina Pierpaolo Forte e del Direttore del Madre Andrea Viliani, “coordinato da Vincenzo Trione”, come afferma Andrea Viliani, “e formato dalle ricercatrici del Dipartimento Olga Scotto di Vettimo, Loredana Troise e Alessandra Troncone, che da tre anni sta contribuendo a ridefinire la struttura e la funzione di ricerca del Museo stesso”.
L’Atlante (che sarà presentato al Madre il 18 aprile) si articola in quattro sezioni principali: gli artisti, le gallerie private, le associazioni e gli spazi indipendenti, le istituzioni pubbliche e le fondazioni, le mostre. Il poderoso tomo (464 pagine) è il prodotto di un capillare lavoro di ricognizione, di analisi e di schedatura dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, i cui protagonisti sono artisti, galleristi e associazioni culturali, spazi indipendenti, istituzioni/spazi pubblici e privati, mostre.
L’Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, ha, infatti, censito e ha classificato le voci e le avventure dell’arte degli ultimi decenni di una città – simbolo della creatività italiana in una regione dinamica e sincopata come è la Campania. Si offre, perciò, come un’importante mappa che vuole dare indicazioni preziose agli amanti dell’arte, anche non addetti ai lavori.
Muovendo da una ricognizione di tipo fenomenologico, l’Atlante testimonia le diverse componenti che entrano nel sistema dell’arte, catalogando, attraverso l’attenta compilazione di schede, non solo gli artisti, ma anche le gallerie, le associazioni e gli spazi indipendenti, le istituzioni, le fondazioni e le grandi mostre, selezionando, accanto alle vicende maggiormente consolidate e conosciute, anche episodi spesso considerati marginali, ma comunque di autentico interesse.
L’individuazione, lo studio e la catalogazione di materiali ha visto il costante dialogo con gli artisti, le gallerie e con istituzioni differenti, quali Università, Accademia, centri di ricerca, fondazioni, archivi storici pubblici e privati, collezionisti, imprese creative. Le autrici delle schede sono le ricercatrici del Dipartimento Olga Scotto di Vettimo, Loredana Troise e Alessandra Troncone. A corredo del volume, anche un album fotografico commentato da testi di scrittori, poeti, giornalisti che alla città hanno dedicato emozionanti riflessioni. L’Atlante esce anche in versione ebook, che periodicamente sarà aggiornato dal Dipartimento di Ricerca.