Ventinovesimo minuto, goal di Carnevale; dieci minuti dopo, il pareggio di Baggio. La partita Napoli-Fiorentina finisce così, ma non importa: è il 10 maggio 1987, e il Napoli vince il suo primo scudetto. A quasi trent’anni di distanza da quella data, indelebile nel cuore dei tifosi napoletani, Alessandro Siani (attualmente in sala con “Mister Felicità”) propone un nuovo live show, da lui scritto e diretto, “Maradona Live. Tre volte dieci”, il cui titolo è dovuto appunto alla ricorrenza della squadra partenopea, oltre che, ovviamente, al suo protagonista d’eccezione, Diego Armando Maradona, e al numero di maglia che ha segnato la storia del calcio mondiale.
L’attaccante argentino racconta la sua incredibile vita, nel suo esordio assoluto su un palco teatrale; lo spettacolo, prodotto da Best Live in collaborazione con Esga Trading e realizzato grazie all’Art Bonus, si terrà in anteprima mondiale il 16 gennaio 2017 al Teatro San Carlo di Napoli, alle ore 21:00.
Neanche a dirlo, i biglietti, usciti a metà dicembre, sono terminati in meno di ventiquattro ore; i costi dei ticket oscillavano tra un minimo di 66€ per le balconate e un massimo di 330€ per le prime tre file.
Prezzi tutt’altro che modici, ma l’intenzione è pregevole: il ricavato dell’intero show verrà destinato alle attività educational per avvicinare i giovani al mondo della musica e al San Carlo.
Fortissime le emozioni promesse ai tifosi partenopei, che da tempo attendevano un vis-à-vis con il Pibe de oro; come preannunciato da Siani stesso, diverse sorprese sono in serbo per il pubblico del San Carlo, e tantissimi sono gli ospiti previsti, tra cui anche il rapper Clementino, che si occuperà dell’accompagnamento musicale.
Come per ogni evento degno di questo nome, non sono mancate le polemiche in merito alla deriva “trash” dello spettacolo, che si svolgerà in quello che il compositore e regista teatrale Roberto De Simone ha definito “il tempio della musica”; il maestro stigmatizza l’iniziativa sostenendo che il San Carlo, ospitando lo show di Siani, andrebbe incontro a una violazione della sua “sacralità”.
Di parere diametralmente opposto è invece il sindaco Luigi De Magistris, che sulle pagine de La Repubblica ha dichiarato di avere una concezione anche popolare del teatro, nel senso che esso non deve rappresentare solo l’élite e le eccellenze, ma anche la cultura del popolo: la storia e la dignità del San Carlo, dunque, non verrebbero in nessun modo intaccate dallo spettacolo.