Villino bifamiliare, al San Ferdinando in scena il primo dei lavori di un focus sulla scrittrice Fabrizia Ramondino
Fabrizia Ramondino è una delle penne più eclettiche del secolo scorso. Tanto si è spesa, nel suo ruolo di educatrice, scrittrice, intellettuale, per Napoli. Irrequieta e curiosa per natura, si è misurata con i generi più canonici del romanzo e del racconto ma anche con reportage, poesie, indagini sociologiche e opere teatrali.
Di queste ultime, solo Terremoto con madre e figlia, pubblicata da Il Melangolo, è stata messa in scena da Mario Martone nel 1994. I restanti testi teatrali – da “Caffè degli specchi (Opera buffa ma non troppo)” a “Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo”, sono inediti.
Un focus sulla Ramondino con allestimenti e pubblicazioni
«A distanza di più di trent’anni – scrive il direttore Roberto Andò nelle note di presentazione del progetto editoriale dedicato agli inediti teatrali della Ramondino con una nuova collana di teatro da lui diretta per l’editore Marotta&Cafiero – è venuto il tempo di far conoscere a vecchi e nuovi lettori una parte così rilevante dell’attività di una grande scrittrice europea che il tempo, la mediocrità culturale e la trascuratezza hanno concorso a mettere in ombra.
Come tutti i risarcimenti è un atto doveroso ma tardivo. Mi fa però particolare piacere, a riscontro di un cerchio amicale che continua tuttora a proteggerla lì dove si trova, che a mettere in scena per il Teatro Nazionale di Napoli, al Mercadante, i primi testi che pubblicheremo, Villino bifamiliare e Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, siano Arturo Cirillo e Mario Martone, due artisti che lei ha molto amato e con cui ha condiviso importanti pezzi di vita».
Villino bifamiliare andrà in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli giovedì 28 aprile all’8 maggio. Lo spettacolo è interpretato dallo stesso Cirillo e da Sabrina Scuccimarra, Franca Penone, Rosario Giglio, Roberto Capasso, Francesco Roccasecca.
Il primo allestimento: Villino bifamiliare di Arturo Cirillo
«Il Teatro di Napoli e il suo direttore Roberto Andò hanno meritoriamente deciso di far conoscere alcuni dei testi teatrali di Fabrizia Ramondino – sottolinea Arturo Cirillo nelle note alla messa in scena. Il primo ad essere presentato, con la mia regia, è Villino bifamiliare nel quale troviamo molto della passione politica e dell’ironia di questa autrice. Attraverso l’incontro di due coppie di coniugi, che dividono un villino situato nell’Alto Adige (o Sud Tirolo, dipende dal punto di vista), la Ramondino mette in relazione due mondi politici e sociali.

Una coppia – composta da un ex alto dirigente, proveniente da un paese dell’est dopo il crollo del muro di Berlino e della fine dell’ideologia che lo alimentava, e da una fedele e pragmatica moglie, anch’essa dirigente se pur con una carica inferiore. L’altra coppia composta da un ex dirigente d’un partito politico di fede cattolica italiano, e sua moglie, donna bigotta e d’animo sognatore e sentimentale.
La convivenza forzata di queste due coppie, in esilio (ma forse sarebbe più corretto dire in reclusione, considerata la presenza di due guardiani che non dovrebbero mai perderli d’occhio), fa nascere tra loro delle relazioni che vanno dal conflittuale all’amoroso.Quelli che sono messi peggio sono i due uomini: uno sembrerebbe impazzito e tenuto in un altalenante stato di lucidità da sua moglie, anche grazie a tranquillanti ed eccitanti abilmente dosati, e l’altro, apparentemente paralitico e ormai incapace di parlare e forse anche d’intendere.
Tra questi due relitti, le donne spadroneggiano conducendo una vicenda che si muove tra un gioco colto di citazioni, una introspezione tutta al femminile (così presente nella Ramondino) e un probabile giallo (genere letterario molto caro all’autrice). Il tutto in quella dolenza che porta la nostalgia e il rimpianto e la netta sensazione d’avere un glorioso avvenire, ormai alle spalle».
Un’occasione unica per ritrovare la grandezza ineguagliabile di Fabrizia Ramondino. E ricordarla.

VILLINO BIFAMILIARE
di Fabrizia Ramondino
regia Arturo Cirillo
con Sabrina Scuccimarra (Gretel), Franca Penone (Lucrezia), Arturo Cirillo (Hogger), Rosario Giglio (Giuliotti), Roberto Capasso (Guardia), Francesco Roccasecca (Guardia)
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi, Nika Campisi
musica Francesco De Melis
luci Camilla Piccioni
foto di scena Marco Ghidelli
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Info: teatrodinapoli.it