‘Giocanda’: nasce a Barra l’orto per i bambini

E’ da marzo ormai che bambini e ragazzi hanno trascorso la maggior parte del loro tempo chiusi in casa, lontani da coetanei e soprattutto insegnanti ed educatori. Un po’ per necessità e molto per noia sono forzati a tenere gli occhi incollati agli schermi di pc, tablet e smartphone.

Eppure c’è chi, preoccupandosi del benessere psicofisico dei più piccoli, si è attivato per ripristinare un contatto tra le persone: è il progetto ‘Giocanda’, nato a Barra negli spazi dell’Istituto comprensivo 68° Rodinò.

Il progetto

Il percorso, promosso dalla Fondazione Campania Welfare, è dedicato a bambini dai 3 ai 5 anni del territorio della VI Municipalità. Si svolge tutti i giorni, fino al 31 dicembre, presso i locali della Cooperativa Il Tappeto di Iqbal messi a disposizione dall’Istituto.
Tra i laboratori c’è anche quello degli orti: uno spazio verde abbandonato nel cortile della scuola è stato recuperato ed è ora utilizzato per aiutare i giovanissimi ad avvalersi dei propri sensi per metterli in contatto con la natura e sviluppare diverse abilità come l’esplorazione, l’osservazione e la manipolazione.

L’orto

La coltivazione di piante e di fiori, infatti, permette ai bambini di sperimentare gesti di cui si rendono progressivamente consapevoli e di osservare i “frutti” di un impegno concreto. Attraverso il contatto con elementi naturali – come terreno, semi, piante – si stuzzica la curiosità dei giovanissimi e li si educa a esplorare e scoprire cose nuove. Seguire le diverse fasi della coltivazione permette loro di essere educati al rispetto e all’amore per l’ambiente. In tante settimane, per esempio, i piccoli hanno imparato a confrontare diverse varietà di vegetali e a conoscere foglie, piante, fiori. E non solo.

Le altre attività

Il progetto, dunque, insiste particolarmente sul tema dell’educazione alla salute ed evidenzia gli effetti che l’arte ha sul benessere delle persone. Oltre le attività legate all’orto ci sono anche quelle di teatroterapia, fiabaterapia, pedagogia circense, yoga della risata e musicoterapia.
«Le attività pomeridiane si svolgono sopratutto all’aperto in piena sicurezza secondo i dettami di Montessori e Steiner tra arte, natura e gioco. Speriamo da gennaio – evidenzia Giovanni Savino, presidente della cooperativa Il Tappeto di Iqbal – di poter continuare questo progetto convincendo finanziatori a non interrompere questa che è una delle esperienze più belle e allo stesso tempo necessarie per la presa in carico del futuro di questo territorio».

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