La generazione social e le tecnologie streaming ci hanno stregato ormai con la possibilità di avere tutte le informazioni che vogliamo in un batter d’occhio. Ma, in questo maremagnum così informatizzato e globale, una delle aziende più in vista è tutta made in Naples, o meglio — come recita il loro motto — con i piedi a Napoli e la testa in Europa. “Time for stream” non è una tradizionale impresa di tecnologia e servizi, ma una vera famiglia aziendale, una start up che in appena due anni di attività, e con una squadra di undici collaboratori dai 24 ai 39 anni, sta vivendo un’ascesa nel mercato del broadcasting.
La sua storia inizia nel 2003, dalla preesistente società D1 Group, produttrice di attrezzature high-tech. Nel 2014 Antonio Palmieri, uscito dalla gavetta delle tv locali, fonda con la D1 Group T4S, divenendone il responsabile, con l’idea di sfruttare al meglio le attrezzature in dotazione e vendere un prodotto finito e tecnologicamente all’avanguardia. Da quel momento T4S comincia la sua avventura, specializzandosi nella ripresa di eventi live da ogni parte del mondo, venduti a emittenti come Sky, Al Jazeera, Mediaset e Rai.
Il loro lavoro è basato sulla rapidità e sulla tecnologia, sull’appartenenza alla squadra, la crescita professionale e l’apertura di nuovi orizzonti conoscitivi per ogni membro della squadra. “Quando lo scorso novembre i tragici attentati sconvolsero Parigi” — racconta Antonio — “in tempo reale compravano i biglietti per essere prima possibile sul luogo, per filmare tutto e trasmetterlo live, grazie ad una tecnologia che aggira gli ingombri di un’attrezzatura satellitare, servendosi di ‘zainetti’ con SIM card incorporate, che inviano i dati appoggiandosi alla rete telefonica, e con un ulteriore raffinamento che permette di inoltrare un segnale fino a 10 Mb anche in prossimità di zone dalla rete sovraccarica (stadi, metropolitane etc).
La maggior parte dei lavori di T4S consiste nelle dirette sportive, come la scorsa finale di Champions League, che hanno seguito con un sistema di due squadre formate da un pilota di moto (che alimentavano nel contempo le attrezzature da ripresa) e da un operatore, capaci di seguire passo per passo le squadre dall’uscita dall’albergo all’arrivo allo stadio. In esclusiva.
T4S produce anche video, spot, documentari, promo per campagne politiche e prodotti video non dal vivo. In tutte le attività hanno sempre un orecchio a terra, guardando ai principali competitors per capire dove va il mercato e cercare sempre l’originalità. Ma perché Napoli? Pur non essendo una capitale politica lo è in ambito tecnologico, con decine di professionalità eccellenti che stimolano un mercato diretto però maggiormente verso l’Europa.
Ma oltre a questo, la caratteristica napoletana è quella di fornire un ambiente-spogliatoio per lo sviluppo di un’impresa orizzontale, senza rigide gerarchie, dove il manager è un mediatore, funzionante come una squadra orgogliosa, dove ciascun membro sente di condividere una creatura. La parola d’ordine è ‘cura’, intesa come un sentimento e non come un obbligo, ed è rivolta al lavoro, ai rapporti umani e all’attrezzatura.
Ogni commissione è discussa e proposta con principio di merito e apertura ad un operatore, scelto per le sue specificità. Nessuno di loro è figlio d’arte, o viene da un percorso ‘avvantaggiato’ ” — sottolinea Antonio — “anzi, lo scopo aziendale è proprio quello di valorizzare professionalità giovanissime che si sono fatte le ossa in una dimensione spesso di sfruttamento e di crescita limitata, dando perciò loro possibilità di formazione continua, opportunità di trasferte e apertura di carriera.
Un esempio? Quando un committente chiama, non chiede di inviare uno o due operatori, ma fa direttamente i nomi dei suoi preferiti. Ne risulta un senso d’insieme che ‘brandizza’ ogni membro, non solo con la filosofia aziendale ma anche per una cifra stilistica con cui si riconoscono la firma di T4S e di ciascun membro in ogni lavoro, benché live — senza alcuna forma di montaggio o post produzione.
Aspetto fondamentale per l’azienda è quello social, coordinato da Rossella Chianese. Significa monitorare a tappeto il web 24h per esser pronti a promuovere i loro live da ogni parte e saperli far rimbalzare ai quattro lati del mondo. Muoversi sui social-network comporta l’onere-onore di gestire numerosi contatti e organizzare un portale, canale primario per il reperimento di notizie multimediali. Ma significa anche una costante maglia di assistenza-sorveglianza ai propri collaboratori. Infine, è in cantiere l’estensione dei servizi live al teatro e al mondo della cultura, per allargare ulteriormente il portfolio aziendale e per far sempre più di T4S non una semplice fornitrice di servizi, ma una firma napoletana fatta di individui e di storie”.