Al Casoria Contemporary Art Museum una mostra organizzata dalle donne per le donne.
Sarà inaugurata alle 19.00 di domani, 12 dicembre, al Casoria Contemporary Art la mostra I am woman, a cura di Antonio Manfredi. Il Museo di Casoria, che presenta tra gli artisti della propria collezione permanente un’alta percentuale femminile, in questa delicata congiuntura storica ha voluto rendere omaggio al mondo femminile, con dipinti, installazioni, fotografie “fatte da donne per le donne”.
Ai lavori della mostra hanno partecipato oltre 80 artiste internazionali, invitate ad esprimersi attraverso i diversi linguaggi artistici sulla propria identità. Le artiste, utilizzando immagini forti e tematiche d’impatto, che più volte sono rimbalzate alle cronache, pensiamo alla violenza o agli abusi, hanno ribadito il proprio ruolo, alimentando la battaglia femminile, il cui migliore strumento di propaganda è l’arte. Durante la serata d’inaugurazione troveranno in questo modo principio le performances artistiche di Laura Niola (Italia) e Miriam Wuttke. In un mondo maschilista, in cui il dolore delle donna si consuma tra le quattro mura domestiche, ritroviamo sagome femminili fortemente deformate.
I volti sfigurati alludono all’abuso, taciuto, forzatamente assopito. Il CAM si è già impegnato in precedenza in iniziative dai risvolti sociali, portando un proprio contributo per combattere la battaglia contro l’omissione di denuncia. Ha lanciato su Facebook la campagna “Rompiamo il silenzio”. I messagi più significativi, che denunciano gli abusi e le molestie subite dalle donne, inviati alla pagina del museo CAM (CAM Casoria Contemporary Art Museum ) verranno esposti durante l’inaugurazione della mostra I am woman, come esempi di denuncia.
Alle 18.00, sempre al’interno degli spazi espositivi del CAM, precedentemente all’inaugurazione, avrà luogo il dibattito con le associazioni, i comitati e le istituzioni che quotidianamente sono impegnati con lo spregevole fenomeno. Interverranno Luisa Marro, Assessore alla Cultura del Comune di Casoria, Maria Fusco, dell’Arcidonna Napoli Onlus che gestisce il Centro Antiviolenza A.U.R.O.R.A. del Comune di Napoli, Barbara Abazia, dell’Associazione volontarie Telefono Rosa di Napoli, un rappresentante dello Sportello Lilith di San Sebastiano al Vesuvio e Maurizio Lillo, de la Casa di Marinella onlus di Acerra. A moderare il dibattito, Donatella Tacconelli, La Repubblica.