Mercoledì 21 giugno 2017, alle ore 17,30, all’Arte/Studio- Gallery di Benevento (Via Sant’Agostino) ci sarà la presentazione del libro “I fantasmi sono innocenti” di Maria Gargotta, pubblicato da Rogiosi. In occasione del Finissage della mostra “Memento” dell’artista Giovanni Ruggiero, la pubblicazione sara’ illustrata da Liucci Petronilla.
Con l’autrice sarà presente Francesco D’episcopo (già Docente di Letteratura Italiana e Critica Letteraria presso la Federico II di Napoli) che ha curato la prefazione del libro.
Nel corso della presentazione ci sarà la lettura di alcuni brani tratti dal libro a cura di Francesca Di Pasqua e Martina Di Zuzio, allieve del Corso di Pittura e Disegno dal Vero condotto dal maestro Mario Lanzione.
Il romanzo è ambientato a Napoli, negli anni ’90. Castel Capuano, ancora per poco Palazzo di Giustizia, secondo una suggestiva leggenda, ospita tra le sue mura il fantasma della seducente ed inquieta Giuditta Guastamacchia, impiccata nel 1800 per aver concertato il delitto del marito. Sante Santeri, magistrato siciliano, tormentato da anni dalla morte del padre per mano della mafia e inviato a Napoli per ostacolare la sua ossessiva ricerca di verità, si incontra e si scontra con il fantasma di Giuditta e con la sua terribile vicenda, rimanendone insieme sconvolto e affascinato. L’incontro imprevisto con il fantasma della donna, che tra l’altro guida il magistrato alla risoluzione di un “caso” vicino al proprio, fatto di passione e compassione, sarà per lui, e per la sua lucida e razionale inchiesta sul male, rivelatore di ignote e insospettate zone d’ombra, di nuove consapevolezze, che lo guideranno alla scelta risolutoria della sua vita. Sullo sfondo vive una Napoli sotterranea e segreta, come i fantasmi che la abitano; una Napoli misteriosa e sino ad oggi esclusa dalla letteratura ufficiale, che l’autrice recupera e rilancia tra storia e fantasia.
L’autrice, Maria Gargotta, classe 1957, è nata a Napoli, dove vive e lavora. Dal 1987 è docente di materie letterarie e ha collaborato per quindici anni come cultrice con la cattedra di Letteratura Italiana alla Federico II. Ha al suo attivo diversi saggi, due sillogi poetiche (“Melancholia”, Ripostes, 1989; “Il silenzio della parola”, Edizioni Il Grappolo, 2006), e tre opere di narrativa (“Mnemosyne”, Edizioni Oxiana, 1998; “Voci al tramonto”, Edizioni Guida, 2009; “I giorni della montagna bruna”, Città del Sole Edizioni, 2014). È vincitrice di numerosi premi letterari: Concorso Nazionale di Narrativa, Storie di donne (2000); Premio “Piedicastello” Letterario e Giornalistico (2001); Premio letterario “Emily Dickinson” (in due occasioni); Premio “Il Convivio” (2015); Premio letterario nazionale “Mille anime di Pulcinella”. Vanta, inoltre, due premi per la poesia e due per la critica.