I gioielli di Paola Grande diventano moderni “fossili” di Napoli

Un gioiello, una spilla dall’incantevole fattura, sul petto della ninfa Teti. Era, madre degli dei, umanamente donna (come solo le dee greche lo sono) è invidiosa di quel gioiello così splendido che adorna un’altra e vuole sapere, subito, chi ne sia l’artefice. Scoprirà che l’abile orafo altri non è che Efesto, il figlio da lei stessa ripudiato per la poca avvenenza, ed abbagliata dalla sua maestria si persuaderà a riaccoglierlo sull’Olimpo. Un gioiello, il mito vuole, influenza anche la volontà divina.

ninfa Teti

In un salotto dedicato al bello ed all’arte, tra libri antichi, ampolle di vetro e cornici barocche, fanno bella mostra di sé creazioni orafe dall’indiscusso fascino: questo l’atelier di “Paola Grande Gioielli” a Via Bisignano. Paola Grande viene da una famiglia che ha già dedicato ai gioielli tre generazioni: il lavoro intrapreso risuona di un lessico familiare che si traduce in tradizione, conoscenza e maestria; il tutto si riversa in un marchio che nasce negli anni ’90: “Habuhiah”.

L'atelier di Napoli a Via Bisignano

Sarà sempre la famiglia, questa volta rappresentata dalla generazione successiva, a imporre un’importante svolta: nel 2012 la figlia, Giulia Di Pace, dopo gli studi condotti a Milano alla Nuova Accademia di Belle Arti e un’incursione nel patinato quanto frenetico mondo della moda di Parigi, decide di affiancare la madre al timone dell’azienda. L’incontro e il confronto tra le due donne, il loro dialogo continuo, costruisce un ponte tra due generazioni; i rispettivi e diversi percorsi personali e di formazione professionale sfociano in un completo restyling che coinvolge non solo l’estetica dell’atelier ma la filosofia tutta sottesa al brand ed alle creazioni: nasce “Paola Grande Gioielli”.

Paola Grande e Giulia Di PacePaola e Giulia decidono di aprire un secondo atelier a Milano, nell’affascinante quartiere di Brera. Varcare la soglia della capitale della moda italiana significa portare la tradizione orafa partenopea alla ribalta; Milano diviene allora, rispetto alla città natale, complementare. Ma rimane Napoli la fucina eletta: l’arte orafa e la nostra tradizione artigianale rappresentano indiscussa eccellenza del Made in Italy.

IMG_7725 copiaLe creazioni del brand sono realizzate dalle maestranze artigianali attraverso la tecnica della fusione a cera persa in oro, diamanti, argento e bronzo, pirite e cristalli. I metalli sono plasmati seguendo linee sartoriali plastiche; flessuosi movimenti nei quali la materia si “piega”. Inaspettate combinazioni, idee chiaramente ispirate da quella grande fucina a cielo aperto che è da sempre Napoli ma, anche, elementi di un sogno, dell’interiorità femminile, a tratti aspra a tratti morbida, di cui Paola e Giulia sono custodi.

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Le nuove collezioni, le numerose collaborazioni con artisti articolano il marchio in un dialogo tra passato e futuro sempre coerente con se stesso. I gioielli di Paola Grande riescono così a diventare moderni “fossili” di Napoli: in essi c’è quel passato che deve essere tramandato ma, contemporaneamente, l’apertura alla contaminazione, al nuovo. Tutti elementi che, da sempre, sono anche quelli dell’anima della nostra città.

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