“Due secoli di stampa cattolica in Campania”: questo il titolo scelto per la mostra promossa dall’Ucsi (Unione Stampa Cattolica Italiana) Campania e dalla Diocesi di Napoli inaugurata il 10 febbraio all’Emeroteca Tucci alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe.
La mostra presenta testimonianze dei periodici cattolici, dei bollettini diocesani, delle riviste teologiche stampati nella nostra regione dal 1841 ad oggi, e il materiale raccolto riguarda le 25 diocesi campane. 67 le testate rappresentate, per un totale di circa 300 pubblicazioni, che documentano l’evoluzione nel tempo delle testate stesse, i cambiamenti nell’orientamento o nella grafica, in alcuni casi anche accorpamenti o separazioni di diocesi.
Particolare attenzione è stata dedicata alle testate napoletane, tra le più prestigiose e antiche. E’ del 1841 la raccolta de “La Scienza e la Fede”, il pezzo più antico della mostra; si tratta di quella che è considerata la prima rivista filosofica italiana, fondata da Gaetano Sanseverino, canonico, filosofo e teologo napoletano. Partendo dal primo numero di questa rivista, esposto in originale, è stata ricostruita l’evoluzione nel tempo degli studi filosofici e teologici a Napoli: del 1899 è la “Rivista di Scienze e Lettere”, fondata dall’omonima accademia, mentre risalgono al 1913 gli “Atti dell’Accademia Napoletana scientifico-letteraria di San Pietro in Vincoli” (che raccoglievano le tematiche trattate durante le riunioni dell’Accademia, attiva dal 1 febbraio del 1913 nella chiesa oggi abbandonata di San Pietro in Vincoli ), ed è del 1930 la nuova serie della “Rivista di Scienze e Lettere”. Questa storia prosegue fino ad arrivare ad “Asprenas – Rivista di teologia”, nata nel 1953 e dal 1969 organo scientifico della sezione S. Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale.
Risale al 1898 il primo numero de “La Croce”, antenato del settimanale diocesano “Nuova Stagione”; in una bacheca dedicata è ricostruita tutta la storia del periodico, dal primo numero, a quello della ripresa dopo la II Guerra mondiale nel 1946, al nuovo nome voluto nel 1968 dall’allora arcivescovo di Napoli Corrado Ursi, per arrivare ai giorni nostri, e in particolare ai numeri speciali dedicati alle visite in città dei pontefici, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
Ampio spazio la mostra riserva anche al bollettino diocesano “Ianuarius”, chiamato così dal 1970 ma nato nel 1920 con la denominazione “Bollettino ecclesiastico dell’Archidiocesi di Napoli”. Lo scopo di questa mostra è quello di documentare attraverso la storia degli organi di stampa la storia religiosa, sociale, economica, delle diocesi campane. “E’ stato interessante – così Giuseppe Blasi, presidente Ucsi Campania – notare quanta attività svolgano le nostre diocesi”. E testimoniare questa attività; come ha dichiarato il cardinale Sepe “questa mostra è un modo per non far perdere la memoria storica di quanto è stato vissuto nel passato, e che oggi condiziona il nostro presente”.