In una città che sa di magia non stupisce che esista un luogo in cui la sua forma più tangibile, la musica, viene celebrata e insegnata da più di due secoli: il Conservatorio di Napoli di San Pietro a Majella. Non si contano le personalità prestigiose che qui hanno trovato il luogo ideale dove far fruttare la propria arte. La sua storia, in cui confluiscono molte realtà, è in verità molto più antica.
Le realtà del Conservatorio di Napoli
Come accennato, alla nascita del Conservatorio di Napoli di San Pietro a Majella confluiscono tre istituzioni dedicate ai bambini orfani risalenti al 1500. Stiamo parlando degli conservatori di “Santa Maria di Loreto”, di “Sant’Onofio a Capuana” e quello della “Pietà dei Turchini”. Queste tre istituzioni affiancavano il catechismo alle lezioni di canto. Un legame, quello tra carità e musica, riconosciuto a livello internazionale tanto da attirare, nel già citato conservatorio “Pietà dei Turchini” un giovane Mozart che vi si esibì a soli 14 anni.
Il Conservatorio di Napoli nasce nel 1807 con un decreto redatto da Giuseppe Napoleone. Prenderà il nome di “Real Collegio di Musica”, con sede in un convento sito a Via San Sebastiano. Si sposterà poi nell’attuale collocazione, in via San Pietro a Majella nell’ex convento dei celestini, nel 1826. Negli anni vi studieranno personalità come quelle di Vincenzo Bellini e del direttore d’orchestra Riccardo Muti.
La musica tra biblioteche, musei e corsi
Così come in passato, nel Conservatorio di Napoli si affacciano più realtà unite da un unico scopo: celebrare e insegnare l’arte della musica in tutte le sue forme. È infatti sede dell’istituto superiore di studi musicali, così come fu istituito nel 1800, ed offre dunque corsi accademici di I e II livello. Come si legge sul sito del Conservatorio, le istituzioni come i conservatori e le Accademie sono dal 1999 equiparate alle Università ed offrono, dunque, un’esperienza didattica del tutto simile insieme a benefici quali sussidi, borse di studio, alloggi, mensa e simili.
Oltre a questi, il luogo ospita al suo interno un Museo Storico che tra sculture, busti e dipinti celebra il passato artistico della città. È anche la sede di una delle più antiche biblioteche musicali al mondo. È infatti possibile effettuare una visita al Conservatorio di Napoli come turisti, per poter così ammirare da vicino antichi strumenti musicali, manoscritti e autografi di celebri autori quali Alessandro e Domenico Scarlatti, Pergolesi, Cimarosa, Rossini e tanti altri.
Gli eventi
L’istituzione del Conservatorio di San Pietro di Majella ogni anno propone concerti gratuiti presso la Sala Scarlatti del Conservatorio. Il corposo calendario, per la stagione autunnale, presenta numerosi appuntamenti fino a fine novembre 2022. Per tutte le info utili sui prossimi appuntamenti, sempre in aggiornamento, vi rimandiamo alla home page del sito.