Il grande rientro di Teresa De Sio è “Puro Desiderio”

ph. Emiliana Aligeri

Un ritorno tanto atteso quanto gradito quello della cantautrice partenopea Teresa De Sio, che con il suo nuovo album Puro Desiderio celebra l’autenticità del sua vita a colloquio con la parte più profonda di se stessa, come donna e come artista.

Sarà in concerto a Napoli presso il  Chiostro di San Domenico Maggiore domenica 22 dicembre alle ore 21 e ad ingresso gratuito. La serata, che inaugura il prestigioso Cartellone delle festività natalizie organizzato dal Comune di Napoli porta il titolo del suo indimenticabile brano, Voglia ‘e Turnà; la serata  sarà condotta dagli artisti di Casa Surace con l’intento di celebrare la musica al femminile che difatti ospiterà sul palco le Ebbanesis e la rapper Leslie, mentre la De Sio presenterà alla sua città brani tratti dal suo nuovo disco.

ph. Simone Cecchetti

Un disco profondo, originale e innovativo rispetto ai suoi precedenti lavori poiché Puro Desiderio segna la svolta in termini non solo semantici e significativi ma soprattutto musicali. Parliamo di suoni elettro-acustici molto potenti realizzati con il giovane produttore, compositore e arrangiatore Francesco Santalucia, di atmosfere eleganti e ricercate capaci di fondere le sue splendide orchestrazioni alle percussioni così come le chitarre steel ai diversi strumenti etnici. Un disco capace di recitare intima poesia attraversando universi vicini e distanti, allineando e mescolando insieme il calore dei suoni analogici al rock progressive e al pop d’autore. La title track Puro Desiderio è attualmente distribuito su tutti i canali digitali e accompagnato da un bellissimo video di animazione realizzato da Michele Bernardi mentre le illustrazioni della copertina dell’album sono di Grazia la Padula. Il brano è uno struggente canto di dolore e di speranza in cui si narra di una donna che ha perso il filo, in questo essere spaesata si sente come una bambina, sola e derubata del suo cielo. Dalle stesse parole dell’artista partenopea…L’abbandono in amore riporta sempre a uno stato infantile, alla paura di perdere l’amore dei genitori che sono tutto il nostro cielo quando siamo piccoli. E nonostante questa condizione produca soltanto mancanza di sete, di fame, di fantasia, resta però intatto il potere del desiderio. Forse la più autobiografica delle canzoni del disco”.

ph. Simone Cecchetti

Da dove nasce questa prorompente voglia di cambiamento?

“Il mio rinnovamento in questo album o meglio quello che chi ascolta recepisce come una svolta ha radici profonde e viene da lontano. Ero ferma da un p’, circa otto anni dal mio ultimo album in studio Tutto Cambia poiché quando si avverte di non avere nulla di importante da dire è meglio tacere.  Poi due anni fa interruppi il mio silenzio con un lavoro dedicato a Pino Daniele mentre nel tempo avevo scoperto la mia passione per la scrittura, di romanzi intendo, e pubblicato con Einaudi ben due fortunati volumi Metti il diavolo a ballareL’attentissima. Da questa esperienza ho imparato molto di me stessa e ho conosciuto un mondo attraverso il quale sono andata molto più a fondo, dentro di me, tanto da riconoscermi appieno in queste vesti che mi hanno portata verso un nuovo romanzo che tra non molto sarà pubblicato, sempre con Einaudi”.

In che misura puoi connettere così questo tuo cambiamento in merito alla musica?

“Diciamo che in Puro Desiderio sono confluite una serie di suggestioni quasi confessionali, mistiche e a tratti rivoluzionarie che hanno caratterizzato questo mio tempo. Vengo da un periodo difficile e doloroso ma, come si dice, dopo il buio torna la luce o quanto meno la voglia di ritrovare la strada della salvezza, della forza e della libertà, come un nuovo mondo da conquistare. Dopo essere passata attraverso perdite, lutti e separazioni mi sono guardata dentro e ho ricominciato proprio da me stessa, in questo disco c’è tutto, c’è poesia, introspezione e rinascita e poi c’è tanto amore, esso è il motore della vita che trae spunto dal desiderio, appunto”.

In questo album c’è una featuring d’eccezione, parliamo di Ghemon, al tuo fianco nel brano In un Soffio di Vento. In un’epoca in cui è molto gettonata l’idea delle collaborazioni discografiche come è caduta su di lui la scelta?

“In questo caso non c’è nessuna strategia alle spalle, piuttosto un bell’incontro sfociato in una collaborazione. Ci siamo conosciuti nel 2018 al concerto del Primo Maggio di Taranto dove lui mi confessò che per lui ero stata un’artista seminale, di lì è stato tutto naturale. Abbiamo origini campane entrambi, lui è di Avellino e siamo rimasti in contatto da allora. La cosa perciò è frutto solo di empatia ed entusiasmo, la sua presenza in quel brano è perfetta direi”.

Verso quale direzione credi vada la musica oggi e qual’è la invece la tua rotta?

“Vedo e sento molti generi musicali, tanto rap, molti giovani che ambiscono a diventare cantanti e molte proposte che mi piacciono anche ma quello che non va è quello che c’è dietro, intendo le macchine infernali del mercato discografico, della promozione e della pubblicità come dell’esclusivo ascolto della musica scaricata da internet e così via. Vorrei dire solo una cosa a questi giovani, di partire dalla necessità di essere sinceri, di essere sempre se stessi senza regalarsi a nessuno in cambio di chissà cosa. Beh…io credo di essere ri-partita proprio dalla mia voglia di raccontare la verità, quella mia personale, e questa è la mia nuova rotta, o meglio la mia nuova buona stella”.

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