“Il ladro di giorni” di Guido Lombardi: un libro e un film in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2019

Il ladro di giorni è una storia crossover firmata dal regista e scrittore Guido Lombardi. Gli anni cruciali: 2007 – il soggetto Il ladro di giorni vince il Premio Solinas; 2019 – in primavera, Feltrinelli pubblica il romanzo Il ladro di giorni; 2019: in autunno – il lungometraggio Il ladro di giorni è in concorso alla Festa del cinema di Roma.

Talento concreto e multiforme, quello di Guido Lombardi. Autore, sceneggiatore, scrittore, regista che naviga a suo piacimento dentro le storie e i fatti delle persone. Si abbandona alla narrazione autobiografica e alla cronaca senza trascurare le percezioni, le emozioni, i sentimenti. Storie spietate, storie delicate, personaggi che appaiono e compiono azioni sorprendenti. A questi personaggi, Guido Lombardi fa accadere la vita: ogni volta magica, tremenda, stupefacente, imprevedibile. Lui è pronto a dilatarne la portata offrendo al lettore e allo spettatore il suo punto di vista originale. Così è stato nei titoli sin qui divulgati nella irrequieta biografia di questo autore: Non mi avrete mai e Testematte, in narrativa; Là-bas – Educazione criminale e Take Five, nella cinematografia.

Il ladro di giorni è, a questo punto, la storia di due persone speciali: un figlio e un padre. Innamorati l’uno dell’altro, il destino li allontana. Qualcuno ruba loro la conoscenza reciproca, le risate, le esperienze, i tuffi. I due resistono, s’immergono in un viaggio on the road e dentro se stessi. Capovolgendo, forse, il ruolo-sorgente. “Il romanzo ha un’origine autobiografica – racconta Guido Lombardi – che ritengo abbia poco senso svelare poiché ogni lettore deve costruire la sua storia autonoma. Queste pagine sono ambientate sul finire degli anni ‘80 e l’inizio dei ‘90, e a scriverle è lo stesso bambino protagonista del romanzo. Sono tornato all’infanzia, mi sono finto un narratore di 11 anni. E il risultato è credibile”.

IL LADRO DI GIORNI

In un’estate memorabile, un padre e un figlio hanno quattro giorni di tempo per attraversare l’Italia e imparare a conoscersi. Tenera, epica e coinvolgente, una grande avventura on the road. Salvo, undici anni, campione di tuffi con la paura di tuffarsi, ha già capito alcune cose su come gira il mondo. La prima è che gli adulti cercano sempre di fregarti. Quando fai domande che li mettono in difficoltà, promettono di risponderti quando sarai più grande, solo che gli anni passano e tu sei sempre troppo piccolo. Come con suo padre Vincenzo, che Salvo non vede da sei anni, da quando due signori ben vestiti lo hanno portato via una mattina in spiaggia e nessuno gli ha mai spiegato perché. Ora Vincenzo è uscito di prigione, ha raggiunto il figlio dagli zii in Trentino e vuole che l’accompagni fino a Bari, dove ha una missione da compiere. Quattro giorni: un tempo infinito per Salvo, che non vuole partire su quella vecchia auto scassata con quell’uomo pieno di strani tatuaggi che fa cose di nascosto, come se avesse un segreto. Ma, forse, anche un’occasione per padre e figlio di trovare insieme il coraggio di tuffarsi nel vuoto e tornare a conoscersi e ad amarsi. Un viaggio on the road verso il Sud, punteggiato da incontri inaspettati all’autogrill, deviazioni fuori programma e dai ricordi di un’infanzia ancora candida e piena di domande, prima dell’arrivo del misterioso “ladro di giorni”, colui che anni prima ha condannato Salvo e Vincenzo a stare lontani, senza che nessuno sappia il perché. Un appassionante romanzo di formazione in cui, tra inseguimenti e lezioni di vita, i ruoli di padre e figlio spesso si invertono, in una continua scoperta reciproca.

 

FOTO: UFFICIO STAMPA – GIANNI VALENTINO

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