Il numero 72 nella Cabala napoletana

numero 72
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Il numero 72, nella Smorfia napoletana, il “libro dei sogni” già citato in precedenti articoli, corrisponde allo stupore, “‘a maraviglia”. Dunque ogni volta che accade qualcosa di incredibile, da lasciare “con un palmo di naso” – per strada, a casa, in ufficio, ecc. – si corre al Bancolotto a giocare il 72. Indubbiamente lo stesso si farà se qualcosa di “straordinario” viene a “visitarci” in sogno.

È particolare, il numero 72. Non è un numero come un altro, in un certo senso, perché ogni volta che accade qualcosa di bizzarro in città, qualcosa di entusiasmante, che lasci a bocca aperta, è difficile che lo spettatore sia uno solo. Mettiamo di essere a via dei Tribunali, satura di folla, specialmente in questo periodo estivo. C’è un alterco tra due persone, che magari vengono quasi alle mani, all’improvviso. Le urla e lo spostarsi spaventato del mare della folla prende tutti alla sprovvista. Qualcuno, ci mettiamo la mano sul fuoco, grida dall’imbocco di un vicolo, o da un balcone: “‘e mmazzate! ‘E mmazzate!”. È il richiamo classico, a Napoli, per esortare una gran massa di gente a “godersi lo spettacolo”.

Una connessione con il numero 72

In queste situazioni alcuni passanti rischiano l’incolumità per cercare di dividere i contendenti, mentre altri, più pavidi, guardano l’esplosione di violenza con curiosità non riuscendo a muovere un passo, quasi “affascinati” dall’estemporaneo incontro di lotta che si consuma davanti ai loro occhi. In ogni caso, comunque vada a finire tra i due litiganti, un senso di “meraviglia” ha catturato decine, forse centinaia di persone, se ci troviamo in una piazza molto frequentata. E alcuni napoletani (che lo facciano i forestieri è difficile) già si stanno facendo i loro conti. Quanti erano a lottare? C’entrava un urto con la macchina? O derivava tutto da uno sfottò? Si era rovesciata qualche bancarella? In ogni caso, se una cosa è certa, è che un brivido di meraviglia ha attraversato gli astanti, che sono rimasti a guardare lo spettacolo come davanti ad un film d’azione. Allora il numero 72 è il primo da giocare.

Assalto al Bancolotto

Ora, la questione è che nella piazza i napoletani (e probabilmente i superstiziosi!) erano tanti. Dunque ciò che può accadere è un vero e proprio assalto al più vicino Bancolotto. D’altronde, quando gli impiegati delle sezioni del Gioco del Lotto vedono arrivare una folla vociante e frettolosa, probabilmente si guardano l’un l’altro negli occhi, e si dicono: “coccosa è succieso!”.  

Il  72 come numero della “bellezza”

Chiaramente ‘a maraviglia può avere mille sorgenti. Noi abbiamo fatto un esempio eclatante, immaginando una situazione che può aver luogo in mezzo a tantissima gente, nel centro della città, e che ha come caratteristiche l’accadere all’improvviso, il consumarsi in maniera inaspettata e repentina, e dunque ancora più capace di “eccitare gli animi”. Ma la meraviglia è anche quella che si prova davanti ad un tramonto o, più in generale, ad un panorama mozzafiato. Lo stupore è anche, perché no, quello che sentiamo in noi quando, da via Tasso o da San Martino, contempliamo la nostra Napoli, con le cupole delle chiese, i palazzi, Spaccanapoli, il Golfo. Bè… Anche in quel caso il “giocatore incallito” potrebbe pensare di andarsi a giocare il numero 72, al primo Bancolotto (o a quello di fiducia…non tocchiamo la superstizione!).

Il  72 e la città

Ed ecco che il numero 72, all’improvviso, ci si presenta quasi come il numero…di Napoli. Per un napoletano cosa c’è di più “meraviglioso” del Golfo fissato dall’alto? Da San Martino tutti, almeno una volta, avremo “giocato” a chi distingueva meglio le chiese con i campanili, il proprio quartiere, le vie e persino i vicoli, almeno alla lontana. Nelle case dei napoletani è difficile che manchi un quadro, una fotografia, una cartolina in bella vista del panorama “classico” del Golfo di Napoli. Anche se magari ritratto in un’immagine antica, col fumo che si alza, morbido, dalla sommità del Vesuvio. L’immagine del Golfo è per noi napoletani quasi un’opera di mani divine…una “meraviglia”. E dunque il 72, in qualche modo, corrisponde al sentimento e all’emozione che ci lega alla nostra città: lo stupore. L’incredulità, il godimento estetico (perché no?). In poche parole, ‘a maraviglia. Il numero 72.

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