Il 20 giugno è partito il nuovo corso di Moccia: in attesa della riapertura della sede storica di San Pasquale, prevista per quest’autunno, lo storico brand si è trasferito all’aeroporto di Capodichino: lo stile dello spazio vendita (Area partenze, primo piano, land side) richiama nei colori e nei materiali la tradizione di Moccia, l’innovazione – praticamente l’unica – è il laboratorio a vista dove sono già prodotti la celebre pizzetta e gli altri classici di Moccia, sia di rosticceria che di pasticceria, realizzati dalle storiche maestranze perché, come spiega Paolo Aruta Ad Fratelli La Bufala – altro marchio della holding campana A Cento Spa (che ha acquisito Moccia nell’Agosto 2016) – “L’operazione di acquisto del marchio “Moccia”, in linea con la filosofia aziendale di Fratelli La Bufala, è finalizzata a valorizzare, nel solco della tradizione, sia in ambito nazionale che internazionale, le eccellenze che il nostro territorio è capace di esprimere. Anche noi, da buoni napoletani, abbiamo nel cuore il ricordo ed il sapore della storica pizzetta di Moccia e di tutti i prodotti di rosticceria e pasticceria. Crediamo fortemente che questa tradizione non debba svanire, per i napoletani e per la città di Napoli. Per questa ragione lo sviluppo del marchio “Moccia” è e sarà caratterizzata dalla ferma intenzione di preservare i processi, gli ingredienti e le preparazioni dei prodotti Moccia partendo dall’esperienza di coloro che hanno lavorato nella storica sede e preservandone l’arte.”
E infatti nel nuovo punto vendita è presente la storica squadra di maestranze, al servizio del marchio da un trentennio tra cui spiccano il pizzaiolo Raffaele Tarantino, quarantadue anni di servizio e autore da trentadue della celebre pizzetta (ne ha fatte almeno 8 milioni), il pasticcere Michele Salma, trent’anni di servizio, creatore di innumerevoli delizie insieme a Michele Guastaferro, Severino Guastaferro e Carmine Esposito, senza dimenticare gli addetti alla clientela Luigi Abate, Ciccio Vitale e Luigi Esposito, che, dotati di una notevole abilità nel ricordare esattamente gusti e preferenze dei clienti abituali, hanno contribuito a consolidare la fama del marchio e accumulato un’incredibile quantità di racconti e aneddoti divertenti negli oltre venticinque anni passati ai banconi del locale di San Pasquale.