Si è inaugurata l’11 maggio la mostra “Essere” di Maria Grazia Mancino, a cura di Matilde Nardacci e Alfonso Amendola.
Sono in esposizione 4 nuovi dipinti che rappresentano gli elementi del Pianeta. Muovendosi in un tutt’uno con la poesia, la Mancino vuole sottolineare la necessità di una ri-creazione del mondo.
Secondo Alfonso Amendola, attraversi questi dipinti si può vedere “Ciò che non ha limiti. Ciò che non ha un punto finale. Ciò che è divino. Ciò che a parole non potrà mai dirsi”, e ancora, afferma che “il suo dipingere è sempre un continuo attraversare l’inquietudine, l’elevarsi, il guardare ulteriore, la sensibilità che diviene segno, l’emozione della contemplazione. Il tutto dentro una decisa deflagrazione di un pittorico fluido, molteplice, denso, diretto, sognante, colorico”.
L’altra curatrice, Matilde Nardacci, sostiene che “l’artista Maria Grazia Mancino, non vuole ergersi a paradigma dell’interpretazione esistenziale cui fare riferimento, ma sottolineare l’importanza della partecipazione dell’ESSERE a quella realtà che anima e che vivifica dall’interno. Un ESSERE che non è evidenziato nella sua univocità ma nella sua differenza con gli altri esseri, rinunciando ad ottenere, in questo modo, il concetto di essere in senso astratto”.
Maria Grazia Mancino, nata ad Asmara da genitori italiani, e vive e lavora in Italia dove, a Pontecagnano, ha il suo studio d’arte. Numerose le città dove ha esposto le sue opere, sia in personale che in collettiva; tra esse sono da segnalare: Milano, Isola d’Elba, Sorrento, Firenze, Bologna, Taormina, Napoli, Roma per quanto riguarda l’Italia; all’estero ha esposto a Los Angeles, Ankara, Principato di Monaco.
fino al 3 giugno
Marte Mediateca Arte Eventi
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