Un locale polivalente. Una vasta fetta di clienti giovani, giovanissimi e adulti può da oggi trovare in “Casa de Rinaldi, la gioia del buon cibo” in via Antonio e Luigi Sementini 28, a Rione Alto, la sede più appropriata per concedersi il piacere della buona tavola, spaziando dalla verace pizza napoletana all’hamburger di chianina, dai piatti della tradizione campana agli spuntini sfiziosi per accompagnare la degustazione di birre artigianali. Una serata – brillantemente coordinata da Renato Rocco Direttore Responsabile del magazine “La Buona Tavola” – che ha visto affluire nell’accogliente locale molti operatori dell’informazione, media televisivi e carta stampata, desiderosi di constatare la bontà delle preparazioni di Casa de Rinaldi, già famosa per una storia familiare di ristorazione eccellente di cui essi rappresentano gli attuali esponenti.
Tra i partecipanti, anche i vertici dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, rappresentata dal presidente Antonio Pace e dal vice presidente Lello Surace, che hanno consegnato al maestro Salvatore de Rinaldi una targa di riconoscimento che attesta la sua ventennale militanza nell’associazione e testimonia il suo ruolo di alfiere della vera pizza napoletana iniziato all’età di 13 anni nella pizzeria di famiglia, per attraversare periodi di formazione e specializzazione in Val d’Aosta a “Le Rescard”, per poi passare alla “Fordze, La Thuile” e rientrare, infine in Campania nel 2007 alla Taverna di Bacco a Napoli.
“Sono lusingato – ha dichiarato Salvatore de Rinaldi – di aver ricevuto questo riconoscimento per il lavoro fatto in questi oltre 30 anni, che si corona con la presentazione della nuova veste del locale di famiglia, che prende il nome di Casa de Rinaldi, dove spero si riesca a respirare la passione e l’amore per il buon cibo.” Per Antonio Pace “Salvatore de Rinaldi rappresenta un pilastro della scuola di formazione dei pizzaioli che nella nuova sede di Capodimonte accoglie alunni da tutto il mondo”. Oggi Salvatore de Rinaldi è insieme al figlio Cristiano (maestro ed istruttore della VPN, nonché consulente dell’azienda Molini Bongiovanni) il punto di riferimento della vasta clientela a cui offre un variegato ventaglio di proposte che includono la possibilità di variare la scelta della cena, poiché il locale è insieme ristorante, pizzeria, hamburgheria e birreria: un occhio alla tradizione e uno all’innovazione consentono a questa geniale famiglia di accontentare i gusti di generazioni diverse in modo trasversale, rimanendo sempre nel solco dell’eccellenza e mantenendo la fama della dinastia culinaria di cui è erede.
Il Maestro ha ricevuto anche le congratulazioni del titolare di Molini Bongiovanni, il piemontese Claudio Bongiovanni, che ha affermato “la collaborazione con Salvatore de Rinaldi è stata fondamentale per la messa a punto del blend con 12 diversi tipi di cereali, una miscela molto apprezzata dai clienti pizzaioli dell’azienda Bongiovanni. Il menù della serata ha assortito, tra le altre cose, assaggi di Focaccia Pata negra realizzata con farina Antiqua Tipo 2 dei Molini Bongiovanni macinata a pietra, con Lardo stagionato di Pata Negra, grana Padano e basilico, Sformatino verdure e fonduta di Caciocavallo Irpino da Pezzata Rossa, Spicchio di pizza la Fordze con impasto ai 9 cereali completato con un topping di Pomodoro del Piennolo del Vesuvio D.O.P., fiordilatte di Agerola, rucola, radicchio di Chioggia, noci, carne messata di montagna, scaglie di grana padana e olio tartufato e abbinato a Birra IPA Zone, Mini panino di Cristiano B-zone Agro composto da Hamburger di bufalo, marmellata di Aglianico e Provolone del Monaco accompagnato da Super del Birrificio Baladin.
La serata si è conclusa fra brindisi e battimani con la degustazione del Dessert Saki Bon davvero speciale preparato dal giovane Cristiano: una Fantasia di mini panini fritti farciti con cioccolato nero o bianco, accompagnati dall’amaro Luppolo di Karma, che riscuotono l’approvazione entusiastica degli intervenuti.