‘Zona rossa’ è il nuovissimo e del tutto sui generis progetto teatrale che prende vita al Teatro Bellini di Napoli. L’iniziativa coinvolge due drammaturghi, due attori e due attrici che, per la realizzazione del progetto, vivranno isolati dal resto del mondo proprio nel teatro, fino alla riapertura di questi luoghi di cultura troppo a lungo rimasti chiusi (a causa della pandemia e conseguenti Dpcm).
Un esperimento in salsa orwelliana
Un’altra particolarità del progetto è che i sei personaggi coinvolti non hanno mai avuto modo di conoscersi prima e non hanno, quindi, mai lavorato assieme. Eppure i sei artisti (Alfredo Angelici, Federica Carruba Toscano, Pier Giuseppe di Tanno, Licia Lanera, Pier Lorenzo Pisano e Matilde Vigna) dallo scorso 20 dicembre hanno deciso di dare vita a questa originale performance (se così può essere definita). È proprio in questa data che è iniziato il loro isolamento autoimposto. E’ anche possibile visionare il tutto tramite collegamenti in live streaming, ogni giorno dalle ore 17 sul canale YouTube del Teatro.
Uno speciale lockdown
Il progetto mostrerà, a chiunque voglia vederla, la creazione dello spettacolo vero e proprio che porterà sempre il nome di Zona rossa e che sarà poi visionabile una volta che il teatro potrà riaprire. Nel frattempo, questo sarà la loro casa, in un lockdown unico sia per modalità che per attuazione e, come detto, si potrà visionare l’intera creazione del futuro spettacolo, dalla scrittura iniziale fino all’allestimento del palco. La decisione di filmarsi, specialmente in live, non è solo una caratteristica accessoria ma ha anche il valore di prova tangibile del lavoro che ne verrà fuori, con tutte le particolarità del caso che una convivenza forzata con degli sconosciuti (ma colleghi artisti perfettamente consapevoli di ciò che fanno) potrà portare. Se è vero che spesso a teatro si indossa una maschera, Zona Rossa ci invita candidamente a vedere come questa venga confezionata, decorata e indossata.