La nona edizione degli “Incontri di lettura a voce alta sul tema dell’inquietudine” si è svolta nella mattinata del giorno 27 novembre, presso diversi licei di Napoli e dintorni. Ad aprire le danze dell’evento è stato l’istituto Vittorio Veneto di Scampia, sito in Via Antonio Labriola, in cui Domenico Basile, curatore del libro Lo Cunto de li Cunti, edizione L’Isola dei ragazzi, ed ospite sul set del film “Il Racconto dei Racconti” di Matteo Garrone, ha incontrato gli studenti non solo del Vittorio Veneto ma anche del Itis Galileo Ferraris di Napoli.
La scelta di Domenico Basile non è affatto casuale, egli infatti si occupa da molti anni di progetti e laboratori di scrittura creativa e di teatro in luoghi problematici come le zone di periferia campana. Nel carcere di Scampia ha organizzato laboratori di arti audiovisive e prodotto due spettacoli, messi in scena al Teatro Mercandante, e diversi cortometraggi, girati in collaborazione con la RAI di Napoli e gli attori di Un posto al sole. All’incontro con i ragazzi ha partecipato inoltre Greta Regine De Lazzaris che anche ha ricoperto ruoli importanti nell’ambito cinematografico e non solo.
All’Istituto superiore statale Pitagora di Pozzuoli, alle ore 11:00, lo scrittore Maurizio Torchio, autore de I Cattivi ha dialogato con gli studenti. Successivamente, alle 15.00, i ragazzi hanno potuto avere uno scambio di parole con gli scrittori Raffaele Tripodi, autore del graphic novel dal titolo Tuxedo (Ad est dell’equatore), Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, autori di Primavere e autunni.
L’ultima tappa, ma non di certo meno importante, è andata di scena nel centro storico di Napoli, al Liceo statale Eleonora Pimentel Fonseca, alle 17.00, per l’incontro con Miriam Rebhun, autrice del libro Due della brigata. Infine, alle 18.00, sempre al Liceo statale Eleonora Pimentel Fonseca, gli studenti hanno avuto l’occasione di incontra l’attrice Lucrezia Lante Della Rovere per la prima volta partecipe a un incontro di lettura. Per l’occasione ha recitato a voce alta delle pagine di Calvino, Pessoa, Szymborka.
Un enorme lavoro si cela dietro l’organizzazione di questo evento che ha visto la partecipazione di figure di primo piano in ambito letterario, il tutto volto al raggiungimento di un chiaro obiettivo: avvicinare i ragazzi, sia del centro di Napoli che delle zone più problematiche come la periferia di Scampia, all’arte, alla letteratura, anche come forma di evasione dai problemi quotidiani ai quali semplici adolescenti troppo spesso devono andar contro. Andar contro a una dura realtà che spesso si rivela molto più grande e complessa di loro. Lo spirito di questo evento, dato anche il tema dell’inquietudine che ne ha fatto da protagonista, può essere ben sintetizzato da una citazione di una grande scrittrice inglese del XIX secolo, ovvero Emily Jane Bronte, che recita così: “Solo gli inquieti sanno com’è difficile sopravvivere alla tempesta e non poter vivere sempre”.