Al centro della sezione “Mostre” del Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, a Palazzo Fondi sarà inaugurata l’installazione Abrégé d’Histoire Figurative, di Domenico Mennillo, prodotta da LunGrabbe, esperimento artistico multidisciplinare che coinvolge teatro, arte, filosofia, musica e poesia da lui fondato assieme a Rosaria Castiglione nel 1999.
L’Abrégé, risultante da tre progetti realizzati dall’artista tra il 2011 e il 2017 (Pierrot ou d’Automate Spirituel; Atlante della Fertilità; WLK Wunder_Litterature_Kammer) è un modo per percorrere in un’unica location una lunga ed articolata narrazione che oggi ricrea e ridefinisce motivi ed interpretazioni. Con un sentire accomunato dal desiderio di ripensare il dispositivo arte, Mennillo sfugge alla presa di distanza – tipicamente concettuale – dai tradizionali mezzi espressivi dell’arte, per disegnare una nuova pratica del fare artistico che si concentra sulle sue definizioni interne, sui suoi procedimenti, sul suo aspetto e assetto grammaticale.
Assumendo un atteggiamento analitico, Mennillo sposta i procedimenti da un piano immediatamente rappresentativo a un piano riflessivo, di ordine metalinguistico. Impegnandosi in un discorso sull’arte nel momento stesso in cui fa concretamente arte, l’artista pone il problema del trasferimento su basi sistematiche attraverso i propri strumenti linguistici. Procede, quindi, a una separazione metodologica e, all’interno di questa, all’individuazione specifica dei sottosistemi rappresentati.
Quando, infatti, entriamo nell’ Abrégé d’Histoire Figurative, siamo immediatamente condotti in uno spazio in bilico fra adesione al presente e slancio visionario. Da un lato, materiali, tracce, dati che vengono raccolti con metodo e con rigore. Dall’altro, il desiderio di mettere in scena e di narrativizzare quelle stesse cifre, per creare nuove definizioni. Ma l’espansione del lessico richiede un nuovo modo di pensare. Dunque, con l’Abrégé Mennillo genera nuove condizioni, assume ricognizioni, esplora regole e le rivisualizza con forme tese a catturare la curiosità dei frequentatori.
In tal modo egli ha trasformato tre episodi indipendenti, in un articolato dataset che stupisce ed emoziona. Dinanzi a noi, le eleganti drammaturgie figurali dell’Abrégé d’Histoire Figurative si compendiano attorno ad un unico capitolo che si presta a nuovi varchi interpretativi. Ed è proprio qui che risiede il senso di questa nova avventura, inquieta ma affascinante, turbante ma avvincente.
INFO:
Abrégé d’Histoire Figurative
Palazzo Fondi (Via Medina, 24 – Napoli)
Orari: da mercoledì a domenica, dalle 17.00 alle 20.00
Nei giorni di sabato 16 giugno, giovedì 28 giugno e domenica 8 luglio, a partire dalle 17, sono previste tre visite guidate a cura dell’artista.
La mostra è a ingresso gratuito.