Il Castel Nuovo, uno dei principali simboli di Napoli, è per tutti da sempre il “Maschio Angioino”. Nonostante il nome si rifaccia alla dinastia che ha voluto per prima la fortezza, l’arco trionfale che domina l’ingresso rappresenta la vittoria degli aragonesi e la disfatta degli angioini.
il Chastiau neuf, così chiamato per differenziarlo dall’antica fortezza normanna di Castel Capuano, era stata la reggia degli angioini a partire dalla seconda metà del tredicesimo secolo. Quando, nel 1443, gli aragonesi salirono al potere, sembrò necessaria una modifica per rendere la fortezza maggiormente affine alla sensibilità estetica del gotico spagnolo. La ristrutturazione della reggia fu opera dell’architetto aragonese Guillem Sagrera, e si svolse tra il 1453 e il 1479. In questo progetto, oltre all’ampliamento del fossato e alla costruzione della quinta torre, fu pensata la realizzazione dell’arco trionfale.
L’arco trionfale di Castel Nuovo è legato indissolubilmente alla figura di Alfonso d’Aragona. Attraverso la sua costruzione, il re di origine spagnola volle celebrare la conquista del Regno di Napoli nel 1443. Il fregio che contorna l’arco raffigura infatti l’entrata di Alfonso in città alla maniera degli antichi imperatori romani, ovvero sopra il suo carro di trionfo. Inizialmente il re aveva immaginato di edificare un arco trionfale isolato, ma questo progetto non si al clima politico di tensione che ancora resisteva. Temeva infatti che eventuali rivolte avrebbero potuto danneggiare l’opera. Decise così di incastonare l’arco nella porta d’ingresso del castello.
Una prima proposta progettuale per l’arco fu quella del Pisanello, esponente del Gotico internazionale. Il suo progetto proponeva la sovrapposizione di due arcate arricchite da elementi gotici quali colonnine tortili, loggetta terminale ad archi a sesto acuto. L’aggiornamento del progetto alle novità dell’architettura rinascimentale fu invece merito di Francesco Laurana. Egli fu l’artista che più di tutti contribuì alla decorazione in quanto organizzò una squadra di scultori provenienti da diverse aree dell’Europa. Grazie al lavoro di questi scultori, l’arco trionfale, completato nel 1458 da Pietro da Milano, è ancora oggi un massimo esempio del gusto scultoreo rinascimentale.
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