Riapre la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, oggi LAPIS Museum, un vero e proprio scrigno di tesori nel centro storico di Napoli, con una novità: adesso i visitatori ne potranno percorrere un tratto inedito, che lo staff annunciava parlando di un tratto ‘oltre il cancello’. Dopo un lungo iter burocratico, è finalmente giunto il momento di spalancare quel cancello, che nasconde nuovi mondi e nuove storie da raccontare.
Dal 13 giugno, per ogni weekend, i visitatori hanno la possibilità di immergersi in una Napoli mai vista prima, con grande soddisfazione da parte dell’Associazione Pietrasanta, che già da qualche anno si è assunta l’onere e l’onore di restituire un bene, come la basilica e i suoi sotterranei, innanzitutto alla città di Napoli cui appartiene, e ai tanti turisti che avranno voglia di scoprirla.
Si tratta di una parte dell’acquedotto greco-romano dell’Antica Neapolis, che affascina il visitatore sin dai nomi delle sale che si susseguono in questo decumano sotterraneo lungo quasi un chilometro: dalla Cisterna dei Pozzari all’Archivio di Tufo passando per la Piscina del Principe. Un viaggio fatto di epoche e personaggi storici che si intersecano con la storia della città di Napoli, protagonista e proscenio di questo racconto senza tempo.
I visitatori ritroveranno inoltre, all’interno della Basilica della Pietrasanta, la mostra Sacra Neapolis. Culti, miti, leggende ulteriormente prorogata per consentire a chi non è riuscito a vederla di poterla ancora scoprire. 150 reperti inediti provenienti dai depositi del Museo Archeologico di Napoli, che contribuiscono al racconto della fondazione della città. Tra i pezzi di maggior interesse, la Stipe votiva di Sant’Aniello a Caponapoli, che si svela per la prima volta nella sua interezza, insieme ad un gruppo di sculture di epoca imperiale, tra cui una straordinaria Iside policroma e una Nike, le cui fattezze ricordano la ben più nota omologa sullo scalone del Louvre a Parigi.