La Biblioteca Nazionale per #LiberiAmolaCultura: donerà libri ai reparti pediatrici (e non solo)

L’hashtag fa riferimento a un progetto denominato Parole in Circolazione. LiberiAmo la Cultura, un’iniziativa solidale che da dicembre 2020 si è armata per raccogliere quanti più libri possibili da donare ai pazienti dei reparti pediatrici della nostra regione ma non solo: biblioteche delle case circondariali, case-famiglia e centri sociali.

La lettura da sempre rappresenta un momento di raccoglimento, di cura dell’anima, capace di far trascorrere ore intere immersi in terre lontane, in altre vite fatte di avventure, amore, sconfitte, amicizia. Per questo il progetto, promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche (sez. Campania), dall’AIE (Associazione Italiana Editori), dall’ALI (Associazione Libraia Italiani) e Mezzocannone 7 – Polo della Cultura di Napoli si mostra quantomai necessario e importante nel momento storico che stiamo vivendo, fatto troppo spesso di una realtà troppo dura e scandita da divisione e lontananza, sia fisica che emotiva; una realtà che si fa sentire con più prepotenza in luoghi come gli ospedali pediatrici, in cui una storia “a portata di pagina” può alleviare un tempo che sembra non passare mai.

Il progetto è stato inglobato da diverse biblioteche ed è altresì sostenuta dal Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello.

Centro di raccolta

È stato il direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III, Gabriele Capone, sulle pagine di NapoliToday a spiegare la natura dell’iniziativa presso la Biblioteca che nei prossimi giorni inaugurerà un punto di raccolta “che inaugureremo donando per primi le pubblicazioni edite dalla Biblioteca negli scorsi anni, per dare – anche in questo momento di pandemia – un segno concreto e forte alla nostra partecipazione re­interpretando la mission della biblioteca vista non in funzione del libro ma della comunità. Il libro e la lettura acquistano, infatti, un nuovo valore assoluto se nascono dalla generosa condivisione tra persone, e diventano strumento di crescita nell’ incontro della conoscenza con sentimenti e relazioni. Inviteremo i lettori, studiosi e gli autori che ci sono vicini a fare altrettanto per sostenere attraverso il dono, contro la solitudine e il disagio, i piccoli “lettori sospesi” a cui sono destinati i libri”.

Per questo chiediamo anche ai nostri lettori di mobilitarsi, appena sarà possibile, per donare qualche libro nel futuro punto di raccolta della Biblioteca Nazionale, per donare storie che ci hanno saputo allietare, aiutare e, in un certo qual modo, crescere durante la lettura. Perché, oltre che raccoglimento, la lettura è anche condivisione.

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