Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per la prossima estate sarà aperta una nuova e straordinaria sezione dedicata alla Campania Romana con oltre 200 capolavori. Lo scorso weekend i social del Museo hanno ospitato una straordinaria anticipazione di questi capolavori dal titolo “Ritratti dalla Campania Romana”.
Le foto
Le belle foto di Luigi Spina hanno mostrato dei ritratti di donne e uomini, di marmo o di bronzo che sembra guardino dritto nell’obiettivo, per raccontare le loro antiche storie. Un’anteprima digitale da non perdere con le belle foto delle statue immortalate da Spina e pubblicate nei due giorni di chiusura del museo sui canali Facebook e Instagram del MANN.
Sono apparsi, per la prima volta, i volti di queste statue stupende ritrovate tra ville e insediamenti romani in Campania, tra cui il Busto clamidato di Antonino Pio ed il Busto di Matidia, provenienti da Baia, e sono del II sec. d.C , lo splendido Adone di Capua del II sec. d.C., che adornava l’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere e la statua togata di Nonio Balbo del I sec. d.C. ritrovata ad Ercolano.
Tra i bronzi scelti per la campagna, da non perdere due ritratti (età augustea), provenienti dalla Basilica di Pompei: l’espressività dei capolavori, in un connubio magico di archeologia e fotografia, lega indissolubilmente le dimensioni del passato e del presente.
Come in un set cinematografico, i personaggi, rappresentati nelle sculture, sono narrati con brevi post, presentandosi quasi ai fan delle piattaforme social del MANN.
L’allestimento
La nuova sezione Campania Romana, che aprirà per l’estate al MANN, sarà allestita nelle sale a piano terra dell’Ala Occidentale del MANN, recentemente rinnovate e chiuse da decenni. Ospiterà tanti capolavori provenienti da Pompei, Ercolano e le città vesuviane ed anche dai centri dell’area flegrea e dell’interno della regione.
Il fotografo
Luigi Spina è stato designato da Artribune come miglior fotografo italiano senior del 2020 e continua, con passione, il proprio percorso di ricerca tra i capolavori del MANN. Negli ultimi tempi, il suo obiettivo si sta concentrando sui reperti che, dall’estate 2021, arricchiranno la Sezione Campania Romana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
I circa duecento capolavori fotografati sono frutto della temperie creativa che caratterizzava, nell’antichità, non soltanto le città vesuviane, ma anche i centri dell’area flegrea e dei settori interni della regione.