Ogni anno l’ “ARPA” (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) esegue delle valutazioni scientifiche nelle zone turistiche marittime italiane in base alle quali, nei luoghi ritenuti adeguati, rilascia un riconoscimento di altissima qualità denominato “bandiera blu”. I parametri per l’assegnazione del “merito” sono vari, ma i più significativi riguardano: i servizi offerti dal territorio, la pulizia delle spiagge, e, ovviamente, l’incontaminatezza delle acque marine.
La Liguria quest’anno si colloca prima in classifica con ben 25 località d’eccellenza, seguita da Toscana e Marche, rispettivamente con 19 e 17 località. La Campania, invece, si riconferma al quarto posto con ben 14 bandiere blu riconosciute. Precisamente i luoghi in questione riguardano: la costa del Cilento con Agropoli, Capaccio, Castellabate, Montecorice (con Agnone e Capitello), Pollica (con Acciaroli e Pioppi), Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati-Villammare e San Mauro Cilento.
A nord di Salerno il riconoscimento va a Positano, in Costiera Amalfitana. Nel napoletano infine sono state premiate Massa Lubrense, con le località di Baia delle Sirene, Marina del Cantone, Marina di Puolo e Reccomone, e Anacapri, con le località di Faro Punta Carena, Gradola e della Grotta Azzurra. Ottime notizie dunque per la regione Campania, già reduce da un’annata estremamente positiva nel settore del turismo grazie all’enorme flusso di visitatori che è giunto tra Napoli e dintorni, riempiendo hotel e strade quasi in ogni mese dell’anno.
Le 14 bandiere blu ottenute rappresentano motivo di grande orgoglio per la Campania, terra che pullula di meraviglie e contraddizioni. L’unicità della costa campana consentirà a moltissime persone di poter rilassarsi andando a mare senza doversi necessariamente spostare lontano, consentendo il dovuto riposo anche ai lavoratori più sfortunati che godranno di meno giorni di libertà.