‘Reciprocità, responsabilità, bene comune. Memorie classiche per una nuova cultura economica e civile!’ È stato questo il titolo del Convegno dedicato all’apertura della seconda edizione delle Olimpiadi dei Saperi Positivi tenutosi il 4 novembre 2021 nella suggestiva cornice della Basilica della Pietrasanta. Un convegno molto partecipato, svoltosi in modalità mista tra presenze in sede, nella ‘fucina culturale’ della Pietrasanta, e i numerosi studenti, docenti e dirigenti scolastici collegati da remoto, e veicolato in questi giorni da redazioni web, quotidiani, giornali radio e TG regionali.
Per questo, ne parliamo solo oggi… A ridosso della messa in onda dell’efficace e chiaro servizio andato in onda sulla TV di stato regionale. Straordinaria la partecipazione dell’Ateneo Federico II con la significativa presenza della Prorettrice Prof. ssa Mastrullo che ha dato piena conferma alla ratio della trasversalità dei Saperi, del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Prof. Andrea Mazzucchi che ha promosso una riflessione sul valore salvifico dell’acqua in Dante, e di un’ampia rosa di professori del Dipartimento stesso che hanno veicolato un tessuto di riflessioni pienamente intersecate tra loro: Giuseppe Germano, Francesca Marone, Maria Antonietta Paladini. Presenti anche i Dipartimenti di economia e di arte dello stesso Ateneo attraverso il professore Renato Briganti e il professore Fabio Mangone. Amedeo Manzo, Presidente della BCC, ha ribadito il suo impegno a favore dei cittadini tutti.
Grazie al prezioso contributo di pensiero di Raffaele Iovine, membro del Comitato tecnico – scientifico delle Olimpiadi oltre che Presidente della Pietrasanta, abbiamo scelto di comprendere nella chiave di lettura e interpretazione fornitaci dalle memorie classiche, insieme all’umanista Giovanni Pontano, anche l ‘esemplificazione più emblematica nella cultura classica della interazione tra Saperi e tra linguaggi e Saperi rappresentato da Lucrezio, il poeta filosofo e scienziato.
Grazie al prezioso contributo di pensiero di Raffaele Iovine, membro del Comitato tecnico – scientifico delle Olimpiadi oltre che Presidente della Pietrasanta, abbiamo scelto di comprendere nella chiave di lettura e interpretazione fornitaci dalle memorie classiche, insieme all’umanista Giovanni Pontano, anche l ‘esemplificazione più emblematica nella cultura classica della interazione tra Saperi e tra linguaggi e Saperi rappresentato da Lucrezio, il poeta filosofo e scienziato.
Lucrezio è riuscito a consegnare, attraverso il De rerum natura, agli uomini di tutti i tempi a partire dal suo una visione di quanto ci circonda fondata sulla scienza, del tutto scevra da posizioni non ascrivibili nella dimensione della ragione. E per il convegno siamo riusciti ad avere in collegamento on line l’illuminante intervento del professore Ivano Dionigi, tra i massimi studiosi di Lucrezio e già Rettore dell’Alma Mater Studiorum di Bologna autore anche del recentissimo libro, del 2018 la prima edizione, “Quando la vita ti viene a trovare – Lucrezio, Seneca e noi”. Come il professore Dionigi ha idealmente tratteggiato il filo invisibile di un dialogo tra Lucrezio e Seneca, lasciando al lettore ogni possibile deduzione, così oggi abbiamo voluto dar voce al ‘ponte’ , rispetto alla lente d’ingrandimento che ci fornisce l ‘inesauribile bagaglio della classicità, che da Lucrezio potesse arrivare a Giovanni Pontano e ritornasse quindi al focus avviato nella prima edizione delle Olimpiadi proprio sul Pontano. Il nostro ‘ponte’ ha inteso guardare alla funzione civile e sociale che Lucrezio con la sua poesia didascalica ha interpretato persuadendo i suoi lettori ad abbandonare le false credenze. E funzione civile ha avuto tutta l’opera di Giovanni Pontano umanista impegnato nel tessuto sociale: la Lepidina resta un inno alla Napoli del suo tempo.
Ma anche l ‘acqua rappresenta un fluido legame tra Lucrezio e Pontano, l’acqua del fiume simbolo di Partenope, quel Sebeto di mitologica memoria e quella del mare del Golfo di Napoli, e l’acqua nella fisica lucreziana divulgata attraverso quel lessico così specifico che ci riconduce ad altro grosso aspetto della sua poetica, quello appunto della lingua. E il tema trasversale che sottende a tutta la seconda edizione delle Olimpiadi dei Saperi è proprio quello dell’acqua, bene comune irrinunciabile e diritto non più derogabile per tutta l’umanità, obiettivo allineato a quanto espresso dall’Agenda 2030 a sostegno di una nuova cultura economica e civile in direzione della quale muoviamo il nostro impegno di gruppo. E dunque, l’interazione trasversale, posta in rilievo nell’intervento della prof. ssa Maria Teresa Luppino che ha altresi evidenziato il concetto romanistico di ‘res omnium communes’ riferito all’acqua, ci consente di comparare pensieri di uomini di tempi diversi e dedurre dagli esempi classici quella opportunità di ridefinizione di un sistema di vita che sia pubblico nel suo prendersi cura del l’unicità di ciascuno. Un sistema che guardi alle competenze in divenire in una realtà complessa come sottolineato dal giovane laureando in Medicina e Chirurgia Gabriele Liccardo ma anche dagli esponenti ministeriali presenti, Marina Imperato per il Ministero dell”Istruzione e Valeria Aniello per le Politiche di coesione!
Ma anche l ‘acqua rappresenta un fluido legame tra Lucrezio e Pontano, l’acqua del fiume simbolo di Partenope, quel Sebeto di mitologica memoria e quella del mare del Golfo di Napoli, e l’acqua nella fisica lucreziana divulgata attraverso quel lessico così specifico che ci riconduce ad altro grosso aspetto della sua poetica, quello appunto della lingua. E il tema trasversale che sottende a tutta la seconda edizione delle Olimpiadi dei Saperi è proprio quello dell’acqua, bene comune irrinunciabile e diritto non più derogabile per tutta l’umanità, obiettivo allineato a quanto espresso dall’Agenda 2030 a sostegno di una nuova cultura economica e civile in direzione della quale muoviamo il nostro impegno di gruppo. E dunque, l’interazione trasversale, posta in rilievo nell’intervento della prof. ssa Maria Teresa Luppino che ha altresi evidenziato il concetto romanistico di ‘res omnium communes’ riferito all’acqua, ci consente di comparare pensieri di uomini di tempi diversi e dedurre dagli esempi classici quella opportunità di ridefinizione di un sistema di vita che sia pubblico nel suo prendersi cura del l’unicità di ciascuno. Un sistema che guardi alle competenze in divenire in una realtà complessa come sottolineato dal giovane laureando in Medicina e Chirurgia Gabriele Liccardo ma anche dagli esponenti ministeriali presenti, Marina Imperato per il Ministero dell”Istruzione e Valeria Aniello per le Politiche di coesione!