Una sala gremita per la presentazione de “La maledizione dell’acciaio” alla neonata Biblioteca sociale “Giacomo Leopardi di Casalnuovo. All’incontro, che si è svolto pochi giorni fa, erano presenti l’autore del romanzo (edito da Rogiosi) Oreste Ciccariello, nonché gli ideatori del soggetto, i popolari showmen Gigi e Ross.
“La maledizione dell’acciaio”
Il libro racconta la storia di Massimo Mancini, giovane promessa del calcio costretto ad abbandonare la carriera sportiva e a confrontarsi con la dura realtà dell’Italsider di Bagnoli, che gli porta via le persone a lui più care. Il protagonista dunque, con coraggio e determinazione, sceglie di diventare medico per poter entrare nella Commissione di bonifica per l’Italsider e distruggere definitivamente l’ecomostro di acciaio che da troppi anni deturpa il meraviglioso mare di Bagnoli.
La Biblioteca sociale “Giacomo Leopardi” di Casalnuovo
In occasione della presentazione de “La maledizione dell’acciaio” abbiamo avuto modo di intervistare anche Giovanni Nappi, il fondatore della Biblioteca sociale “Giacomo Leopardi”, che ha ospitato l’evento.
Ancora prima della Biblioteca nasce nel 2016 un premio letterario, “Una città che scrive”, e i primi attori a leggere le poesie dell’antologia sono stati proprio Gigi e Ross, davanti a 400 persone.
Poi il concorso è stato indetto anche per gli anni successivi, nel 2017 e nel 2018, registrando oltre 5000 partecipanti da tutta Italia.
L’idea originaria era quella di riscattare l’immagine della nostra città, Casalnuovo, un piccolo centro a nord di Napoli che troppo spesso finisce sui giornali con notizie di episodi di criminalità. Volevamo creare qualcosa di bello che potesse aiutarci a dimostrare che Casalnuovo non è solo questo.
Ma il premio è stato concepito quale mezzo di inclusione e di riscatto non solo di Casalnuovo, ma anche di altre zone. Oltre a contenere le classiche sezioni dedicate alla poesia, alla narrativa, alle scuole, infatti, il concorso dedica anche due sezioni speciali alla dislessia, la cui antologia è stata depositata all’Istituto di Cultura Italiana a Bruxelles e parteciperà al Book City di Milano, e alle zone colpite dal terribile terremoto del 2016.
Siamo andati in un piccolo borgo delle Marche, Visso, per dedicare a loro la sezione speciale. E con nostra immensa sorpresa abbiamo scoperto che lì esiste un museo diocesano che custodiva l’originale de “L’infinito” di Leopardi, oggi in mostra a Recanati. Ecco perché abbiamo deciso di intitolare la Biblioteca al poeta recanatese. Tra l’altro, proprio nel 2019, “L’infinito” compie i suoi 200 anni.
Un’esperienza locale diventata quindi qualcosa di infinitamente più grande. Il 24 gennaio viene inaugurata infatti la Biblioteca, come punto di incontro con autori che non siano solo quelli scoperti grazie al concorso, ma anche quelli di altre case editrici. E si è cominciato proprio con chi, 3 anni fa, ha inaugurato l’antologia del Premio, Gigi e Ross. Un progetto per passare da “una città che scrive” a “una città che legge”.
Il prossimo primo febbraio la Biblioteca ospiterà anche Maurizio De Giovanni, accompagnato al sax da Marco Zurzolo.