Sabato 6 (alle ore 21) e domenica 7 febbraio (alle ore 18), al Nuovo Teatro Sancarluccio, a Napoli, in via San Pasquale a Chiaia, andrà in scena lo spettacolo “Sul nascere”, di Carolina Sellitto, diretto e interpretato da Roberto Azzurro. Il progetto nasce dalla collaborazione tra i due, lui attore e regista, lei biologa e scrittrice, ed è espressione di un incontro tra Arte e Scienza, connubio non facile, portato in questo caso in scena senza effetti speciali, in un rapporto diretto e coinvolgente con un pubblico che si vuole appassionato dell’essenziale.
Secondo quanto dichiarato da Azzurro e dalla Sellitto, “il teatro esiste in virtù della sola presenza di un testo, un attore e uno spettatore. Non necessita di altro, se non di questi tre elementi”. Ecco dunque che non occorrono effetti speciali o fantasmagoriche scenografie, e la Scienza incontra l’Arte su un palcoscenico trasformato in aula universitaria, dove un discorso scientifico e accademico diviene profondamente umano, “e ironico e doloroso e lieve al tempo stesso”.
Sul palco del teatro – che è un’aula della Facoltà di Medicina – il professor Andrea Pozzi tiene le sue lezioni, sette per l’esattezza, e gli spettatori divengono gli studenti che con passione seguono le dissertazioni del docente. Tiene banco la scienza, ma anche la vicenda umanissima di una coppia che non riesce a concepire un figlio e decide quindi di ricorrere alla fecondazione assistita.
E sulla scena si manifestano le paure, le fragilità e le energie di quest’uomo e di questa donna, la loro determinazione nell’affrontare il percorso scelto insieme alla loro debolezza. Lei è fragile perché teme che il bambino non arrivi, ma nello stesso tempo è forte, pronta a sottoporsi a un faticoso iter medico pur di realizzare il sogno della maternità; lui, all’opposto, è forte di fronte alle emozioni, ed è invece debole quando si tratta di rendere disponibile il suo liquido seminale.
Sulla scena vanno e vengono diversi personaggi, tutti interpretati dallo stesso attore, che in un gioco a metà tra realtà e finzione presenta agli spettatori gli affascinanti meccanismi biologici alternati ai complicati meccanismi relazionali degli esseri umani. L’incontro tra scienza e arte porta a parlare di Natura e contro-Natura, e nella settima ed ultima lezione, che il professor Pozzi intitola “Sul nascere”, compare la linea di frontiera in cui la vita e la morte si incontrano e si affrontano, inizio e fine dell’esistenza umana.