Napoli, incontri e conversazioni dal 29 settembre al 5 ottobre: un panorama classico quanto vasto, quello proposto per la decima edizione de “l’arte della felicità”, salotto buono del saper campare, in particolare, del saper campare bene.
Parola d’ordine, auspicio, sarà il confronto non urlato, volto all’apertura e alla comprensione. Se è vero che la vita è un’arte, che in parte andrebbe studiata, ed in parte vissuta, sarebbe proprio il caso di cogliere il buon viatico del vivere daybyday, ingoiando forse la pillola più dolce.
Si inizia lunedì 29 alle 17 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con la tavola rotonda che avrà come tema “Napoli città felice?”, interverranno il sociologo Luciano Brancaccio, i registi Manetti Bros ed Antonio Polito, direttore de Il Corriere del Mezzogiorno, modera Luciano Stella.
Martedì 30 all’Institut Francais de Naples appuntamento alle 18.30 con il sociologo Serge Paugam, “Resister a la crise. Le combat quotidien en periode de recession – Resistere alla crisi. La battaglia quotidiana dei poveri in periodo di recessione”.
Mercoledì la programmazione muoverà dal Multicinema Modernissimo. Attrice protagonista sarà la figura femminile. All’interno della sala 2 alle 18 sarà proiettato il documentario di Shahram Karimi, “Open the door -Part II”, girato nel carcere femminile di Rebibbia, con l’assistenza di Luca Lancise.
Concluderanno la serata, successivamente all’intervento di Lucia Castellano, consigliere della Regione Lombardia, ex direttrice del carcere di Bollate, con “Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”, le proiezioni di “Burka Avenger”, cortometraggio in animazione di Haroon (Pakistan 2012), e a seguire “Jerusalem Bride-La sposa di Gerusalemme” di Shera Dirbes (Palestina 2010).
Tra il 2 e il 3 all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici si prospettanto interessanti dibattiti: giovedì Niccolò Branca, presidente e amministratore delegato della Branca International Spa, parlarà di meditazione: come quest’ultima abbia cambiato se stesso e la propria azienda.Venerdì per “Vie per la Felicità” interverranno il maestro sufi Dervish Burhanuddin, il lama tibetano Ghesce Thubten Dargye ed il sacerdote cattolico Antonio Maione, modera Ottaviano Di Grazia, docente di Culture Identità e Religioni.
Nella giornata di sabato presso la Basilica di San Giovanni Maggiore non mancheranno gli illustri pareri del filosofo Massimo Cacciari in “Verità” e del giornalista, nonchè scrittore, Giovanni Floris in “I confini e l’Arte di oltrepassarli”.
A partire dall’edizione 2014 l’arte della Felicità “si fa Centro”, aprendo uno spazio fruibilissimo a tutta la cittadinanza in via Portacarrese a Montecalvario, 69. Psicologi, psicoterapeuti e terapisti del corpo proporranno percorsi mirati alla promozione del benessere e del vivere insieme.
Al Centro di Montecalvario saranno organizzati seminari teorico-esperenziali sui punti focali del percorso ormai decennale, la Felicità, il Bene e il Male, la Paura, il Potere, la Solitudine, sessioni di meditazione guidata, corsi di wushu kung fu per bambini e adolescenti, e continuerà la proficua esperienza con il Teatro dell’Anima. Il vivere consapevole è oggi più che mai una formidabile prerogativa per il cittadino che ritorna a concentrarsi sul proprio quotidiano: si parlerà di grandi temi però a corto raggio, che avranno ripercussioni sul nostro immediato.