Dieci tracce per un album d’esordio che dichiara da subito le proprie generalità e i suoi obiettivi, celebrare la musica napoletana nell’essenza della sua intrinseca purezza. Un trio di professionisti, Suonno D’Ajere, composto da Irene Scarpato, voce e co-autrice del progetto, Marcello Smigliante Gentile, mandolino, mandola e mandoloncello e Gian Marco Libeccio alla chitarra classica, che interpretano mirabilmente i sogni di un tempo. Lo fanno con eleganza e stile, giocando con brevi e sporadiche incursioni nelle rispettive storie musicali e con una brillante verve contemporanea. I suggestivi arrangiamenti e le atmosfere rese testimoniano nel rispetto della tradizione un’ accurata ricerca artistica operata di sovente anche attraverso soluzioni musicali definite” in sottrazione”; le eccellenti capacità vocali e interpretative della Scarpato ridipingono l’affresco donando pathos e suggestione all’intero disco. Impervia e complessa la strada prescelta: omaggiare i classici della tradizione partenopea, la storia ne è ricolma, quindi? “Il nostro punto di partenza – spiega Irene Scarpato – sta probabilmente nella volontà di restituire luce e dignità alla nostra storia musicale celebrandone l’eccellenza, da un lato, e dall’altro, diciamo pure che volevamo rappresentare in essa il nostro esserci, l’essere figli di questo tempo. Tutto nasce dal nostro incontro, umano e artistico. Provenendo tutti da mondi musicali diversi quali il jazz, la musica popolare, quella classica ed in particolare per me anche dalla canzone d’autore, abbiamo convogliato in questo viaggio i nostri individuali percorsi fondendo insieme ognuno il proprio imprinting, e così è nato questo album.” Fondamentale l’ incontro con il M° Pasquale Scialò, compositore, musicologo e autore del volume “Storia della Canzone napoletana”, che individuò la band a Milano in occasione di una loro esibizione e ne apprezzò intenti e capacità. Con il brano “Suspiro” che da il titolo all’album (ed. Ad Est dell’Equatore) il trio Suonno d’Ajere si aggiudica inoltre il primo premio al Festival “SanremoCantaNapoli 2018”. Fedeli alla madrelingua del golfo e con una dichiarata fede di appartenenza quasi religiosa al canzoniere, la band, che regala al pubblico una rosa di nove brani meno esplorati e un inedito, accattivanti e suadenti, presenterà, con un live, il loro nuovo lavoro sabato 23 marzo all’Auditorium Novecento.