Il talento non ha età e Sara Coratella ne è la dimostrazione. Quando gli occhi sono in grado di cogliere sfumature, particolari giochi di luce e magie della natura apparentemente invisibili, vien fuori qualcosa di straordinario, che non può esprimersi in parole ma sa esser tramutato in una splendida forma d’arte: la fotografia.
A Ercolano, presso le Scuderie di Villa Favorita, a pochi passi dagli scavi archeologici, è stata inaugurata il 13 aprile la prima mostra fotografica della giovane Sara, un talento tutto napoletano, dalla non trascurabile bravura. “Lost in translation” – questo il titolo dell’esposizione – è una nuda e cruda storia d’amore, vissuta nella quotidianità di quattro mura, fatta di incomprensione e di continua ricerca di connessione tra i due protagonisti, lei, Sara, – la quale è solita posare per se stessa e per altri fotografi – e Carlo Curti, studente di Farmacia nonché persona particolarmente vicina all’artista.
Sara ha lavorato all’intero progetto servendosi della sola luce naturale e dell’ausilio di telecomandini remoti e treppiedi, oltre al prezioso supporto artistico di Livia Dibenedetto, studentessa di Scenografia che ha provveduto a rendere impeccabili anche il trucco e la pittura.
L ’Associazione “Parole Alate”, che ha promosso la mostra, ha scelto per l’occasione la suggestiva cornice di un caffè letterario collocato all’interno di Villa Favorita, quindi nel centro storico di Ercolano, in quella che è sembrata allo staff la location perfetta per un evento così “sentimentale” e dal profondo significato evocativo.