Mykonos, romanzo d’esordio di Fabrizio Salvi

Fabrizio Salvi, napoletano, avvocato, non ancora trentenne, ha appena dato alle stampe con Rogiosi editore il suo primo libro, “Mykonos – L’ultimo viaggio della generazione perduta”. Protagonisti del romanzo sono tre venticinquenni partenopei, molto amici, che condividono le difficoltà dell’ingresso nel mondo del lavoro: Vittorio è laureato in economia e non riesce a trovare uno sbocco occupazionale, Lucio non ha voluto studiare e lavora come meccanico, Simone collabora con un giornale ma non ha un contratto.

 

È proprio quest’ultimo che, con l’idea di scrivere un articolo sulla sua generazione, decide di partire per la splendida isola greca, che diviene così teatro della vicenda. Da lì arriva a Lucio e Vittorio una richiesta d’aiuto da parte di una certa Valentina, una ragazza toscana che dice di aver conosciuto Simone a Mykonos e di averlo aiutato per una sua inchiesta, che lo ha portato a scoprire un traffico di droga e ad essere rapito durante alcune riprese.

Ecco che i due giovani partono alla ricerca dell’amico scomparso, e sulla magica isola, tra i meravigliosi paesaggi e la scatenata movida vacanziera, stringono nel corso della loro indagine legami subito intensi con altri ragazzi, da cui nascono amori, gelosie e incomprensioni. Su tutto domina però il desiderio di ritrovare Simone, di saperlo sano e salvo e poterlo riabbracciare, in un intreccio di vicende che sorprende il lettore, accompagnato dalle riflessioni su una generazione che sembra perduta per le tante difficoltà che si trova ad affrontare, ma che non ha perso la voglia di sognare e provare a credere in una prospettiva migliore.

In una piacevole chiacchierata Fabrizio Salvi ci ha raccontato di questo suo esordio, di come è nata l’idea del libro, di cosa si aspetta da questa pubblicazione… “Ho sempre scritto,” spiega “fin da bambino, mi è sempre piaciuto farlo. Sono stato a Mykonos due volte, e al ritorno dal secondo viaggio lì mi è nata l’ispirazione per il romanzo. Riflettevo sulle difficoltà dell’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani della mia generazione, quelli nati tra il 1980 e il 2000, e mi sono chiesto come parlarne in modo fluido, leggero. Ho scelto così di ambientare la mia storia sull’isola più trasgressiva del mondo”. Ne è venuto fuori un racconto di piacevole lettura, ma che presenta riflessioni di spessore sulla generazione che ne è protagonista.

“Sono abituato a osservare molto” aggiunge Fabrizio. “Mi piace parlare, soffermarmi su quello che pensa la gente. Del resto per me le caratteristiche di uno scrittore sono essenzialmente tre: empatia, spirito di osservazione e creatività”. Al nostro giovane autore abbiamo chiesto a chi si sia ispirato per i suoi personaggi; “il protagonista” ci ha spiegato “è ispirato a un caro amico che ha lavorato prima in Inghilterra e poi in Irlanda, dove vive tuttora. Dopo aver terminato gli studi ha cercato lavoro in Italia, ma ha incontrato difficoltà, e ha avuto il fegato di partire lasciando tutto. Posso poi affermare che ogni personaggio, sia maschile che femminile, ha qualcosa di me, e sfaccettature caratteriali di persone che ho conosciuto nel mio percorso di vita”.

Cosa si aspetta uno scrittore esordiente come Fabrizio Salvi dalla pubblicazione del suo primo romanzo? Ecco la risposta: “Mi piacerebbe vendere tutte le copie del libro che sono state stampate, e arrivare magari anche a una ristampa. E poi il mio secondo obiettivo è quello di continuare a scrivere”. Idee? “Tante, ma per ora voglio vedere come andrà questo romanzo, poi si vedrà…”. Una cosa è certa: Fabrizio è molto determinato, e crede davvero in quello che fa. Ed è felice, come ci racconta, di aver trovato “qualcuno che ha voluto investire su di me, anche rischiando, dal momento che non sono un autore conosciuto. Ringrazio l’editore che ha dato valore al mio libro, alla mia creatura”.

Una curiosità sulla quale si è soffermato Salvi, e che ci aiuta a comprenderlo meglio: “Ho iniziato a scrivere con carta e penna, appuntavo luoghi, nomi, idee…Spesso durante la notte mi svegliavo perché mi veniva in mente una frase, e dovevo prendere appunti su un foglietto. Solo dopo mi sono messo al computer e ho rielaborato il tutto…”. Una bella avventura che comincia dunque, quella letteraria, per Fabrizio Salvi. Ora non resta altro da fare che aprire “Mykonos” e cominciare la lettura…

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