La chiesa seicentesca dell’Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini ha ospitato, lunedì 9 aprile alle ore 17.30, un pomeriggio di intensa riflessione intitolato “Napoli: il rischio o la gioia di essere minore. Proposte educative per i bambini di Napoli” e coordinato da don Tonino Palmese.
È proprio da questo dilemma che è partita la Presidente del Tribunale per i minori, Patrizia Esposito, in un accorato intervento, nel quale – dopo l’introduzione ai lavori del Primicerio Vincenzo Galgano – ha messo subito in chiaro le grandi difficoltà che tutti i giorni affronta nello svolgimento di un lavoro che mira a tenere sempre presente la tutela dei minori, con azioni da una parte repressive di alcuni comportamenti criminali, e dall’altra preventive degli stessi. “D’altronde – ha ribadito, come già don Tonino nel presentarla – che il Tribunale è ‘per’ i minori e non, come comunemente si dice, ‘dei’ minori”.
Le situazioni che vengono esaminate nell’istituzione che Patrizia Esposito dirige sono sempre complesse, non definibili in modo univoco e soprattutto non riguardano mai soltanto il minore che delinque ma interi gruppi familiari e sociali e non possono perciò essere trattate in maniera isolata. Magistratura, polizia, scuola, regione, curia devono creare una rete interconnessa, all’interno della quale le informazioni possono e devono viaggiare per consentire di comporre in modo esatto il quadro personale del minore e possibilmente per prevenire le situazioni di pericolo, a cui egli può essere esposto suo malgrado.
Il dibattito è proseguito con Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, che – forte di una pluriventennale esperienza come giudice minorile – ha descritto il suo ruolo nella direzione assunta in questo organo di recente costituzione presso il Ministero di Grazia e Giustizia, quasi un osservatorio centrale sui fenomeni che attanagliano la nostra città. E ha raccontato in particolare dell’importanza della formazione nelle scuole (verificata di recente in un progetto alla Carlo Poerio) e della necessità del dialogo fra genitori docenti e ragazzi sui temi del bullismo e del cyberbullismo.
La ricchezza dello sport e della musica sono risaltate rispettivamente nelle parole di Alessandro Formisano, dirigente della società Calcio Napoli, di Franco Porzio, campione olimpionico gestore/ideatore del progetto legato alle piscine Acquachiara, e di Rosanna Purchia, Soprintendete del San Carlo, tutti orgogliosi di alcune iniziative messe in campo nel sociale attraverso le rispettive attività imprenditoriali e culturali. Ha chiuso la discussione il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha risposto all’assist di don Tonino sulla necessità che i giovanissimi imparino un mestiere, frequentino luoghi di aggregazione, facciano esperienze profonde, insomma vivano veramente la loro età dell’innocenza.