Napoli, con le proprie ambientazioni caratteristiche e una tradizione secolare legata alla cultura e all’arte, continua ad essere promotrice di iniziative e mostre di altissimo livello ed interesse.
È questo il caso delle due mostre “Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990” al museo Pignatelli e “Rewind. Arte a Napoli 1980-1990” a Castel Sant’Elmo, che verranno prorogate fino al 16 febbraio anziché terminare il giorno 8 febbraio. L’intento, infatti, è di rendere possibile la fruizione dei due eventi a coloro i quali non fossero ancora riusciti ad assistervi.
La mostra “Rewind. Arte a Napoli 1980-1990” immersa nell’incantevole e suggestiva ambientazione del favoloso Castel Sant’Elmo, ha come scopo quello di ripercorrere gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso tramite opere di gradissimo rilievo artistico. L’esposizione è principalmente dedicata alla nuova generazione di artisti napoletani attivi negli anni Ottanta, efficaci testimoni della realtà in cui erano immersi e con cui si confrontavano quotidianamente. La mostra è curata da Angela Tecce e si avvale del contributo di numerosi studiosi, ricercatori e testimoni, al fine di poter analizzare la questione in modo preciso e globale.
Parallelamente a “Rewind. Arte a Napoli 1980-1990”, la mostra “Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990”, al Museo Pignatelli – rimarcando l’importante contributo che la città di Napoli ha donato al panorama culturale fotografico italiano e internazionale – ripercorre ed analizza delle opere fotografiche tramite le quali è possibile inquadrare il contesto storico del decennio tra gli anni Ottanta e Novanta del XX secolo. Il tutto avviene tramite una forma d’arte altamente fruibile, quale la fotografica, accostata e paragonata alle altre forme artistiche con il fine di comprendere le difficoltà che i fotografi hanno incontrato, e superato, prima di riuscire ad affermarsi in un campo complesso quale l’arte.
Entrambe le iniziative sono state promosse e incentivate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. “Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo”. Cosi recita una celebre frase dello scrittore napoletano Erri De Luca che ci invita a riflettere sulle enormi potenzialità che il popolo partenopeo possiede, in primis una città piena di sfaccettature culturali e ambientazioni uniche che, però, troppo spesso, vengono oscurate identificando la città come un “presepe bellissimo ma pieno di pessimi pastori”.
Sta a tutti noi, dunque, cercare di sfruttare e conoscere i punti di forza e la storia importantissima di Napoli, magari proprio tramite eventi e mostre come quelle al Castel Sant’Elmo e al Museo Pignatelli che contribuiscono fortemente alla riuscita di tale scopo.