Al teatro Bellini è andato in scena uno dei testi più emblematici del teatro di Annibale Ruccello, “Notturno di donna con ospiti”. Giuliana De Sio ritorna per la terza volta a vestire i panni di Adriana, sicuramente tra i personaggi più belli e complessi della drammaturgia dell’autore stabiese. Ad undici anni di distanza dall’ultima volta, la De Sio dona al personaggio una forza e uno spessore ancora più incisivo, rendendo il delirio notturno della protagonista un viaggio introspettivo ancora più doloroso. Protagonista indiscussa della pièce è la solitudine, uno degli elementi fissi della drammaturgia di Ruccello. La solitudine in Adriana diventa vuoto esistenziale che scatena una violenta reazione che sfocia in omicidio. Le continue pressioni di una vita anonima, di una madre despota e di un marito disattento innescano in Adriana un vortice che sprofonda in una terribile depressione. Giuliana De Sio fa di questo ruolo, uno dei più riusciti della sua carriera, un simbolo. Da segnalare anche Rosaria De Cicco nel ruolo di Rosanna, l’amica di scuola di Adriana, che con la sua interpretazione, volutamente sopra le righe, dà la giusta dimensione del sogno/delirio di cui è preda Adriana.
L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte, tra televisione ed una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all’alba.
Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva.
Un progetto in definitiva che segna l’ideale ricostruzione del discorso su Ruccello, sulla violenza e modernità delle metropoli.
In scena accanto alla De Sio ci sono Rosaria De Cicco, Gino Curcione, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito, Luigi Iacuzio. Le scene sono di Roberto Ricci, costumi di Teresa Acone, il disegno Luci di Stefano Pirandello e le musiche di Carlo De Nonno. La regia è firmata da Enrico Maria Lamanna. Repliche fino al 9 Novembre.