Fervono i preparativi per una grande festa di sport e di passione, per le proprie origini, per i luoghi natii, per le sponde lambite da un fiume. Ritorna l’annuale edizione delle Ofantiadi, la manifestazione sportiva multidisciplinare che interesserà durante il periodo estivo, e non solo, gli oltre cinquanta comuni che il corso del fiume Ofanto incontra nella valle omonima, per un bacino di popolazione interessata che supera le novecentomila unità. A proposito del singolare evento, antropologicamente lodevole, che non incontra eguali se consideriamo per numeri la potenza organizzativa delle piccole comunità, ne abbiamo discusso con Francesco Gonnella, il principale tra gli organizzatori della kermesse sportiva, fortemente voluta dall’avvocato Lorenzo Mazzeo, legato visceralmente a quei luoghi ed animato da sentimenti di filantropia. Gonnella, per l’Espresso napoletano, fornisce alcune anticipazioni dell’evento che avrà il proprio clou nelle giornate agostane.
“Seguirà anche quest’anno, presso Pescopagano, la formula inaugurale con la cerimonia e la sfilata con i gonfaloni dei comuni partecipanti con le rispettive delegazioni rappresentative”. Nel solco della migliore tradizione sportiva, la fiaccola olimpica, carica delle peregrinazioni compiute tra le realtà della Valle durante il mese precedente, raggiungerà la cerimonia. “La fiaccola partirà da Venosa, comunità distintasi con merito nell’ultima edizione”. Allora, arderà un braciere per l’intera durata dei giochi. Nuove importanti novità, per l’edizione annuale. “A partire dallo scorso anno, con una selezione di atleti partecipanti alle Ofantiadi abbiamo partecipato alla finale nazionale di Giochi senza frontiere, tenutasi ad agosto a San Felice Circeo. Anche quest’anno, con una rappresentanza, parteciperemo alla finale annuale che si terrà a Cagliari tra il ventinove agosto ed il due settembre”.
Gonnella specifica sulla logistica della kermesse sportiva, rumorosa e popolare, allegra e collettiva: “Non tutte le gare si terranno a Pescopagano, anzi. Cercheremo di coinvolgere sul piano organizzativo davvero tutti i comuni che dispongono di impianti sportivi. Nel Duemilaundici siamo partiti con una prima edizione interamente concentrata su Pescopagano. Ci stiamo sempre più spostando. I comuni fanno a gara nell’ospitare le gare. Le amministrazioni hanno il piacere di avere un pezzo di Ofantiadi nel proprio territorio. Cercheremo di sfruttare il complesso delle aree, favorendo la mobilità interna. La tecnologia aiuta moltissimo, dal sito web con le sue migliaia di visualizzazioni alla pagina Facebook. Le gare saranno riprese e condivise in diretta streaming. Saranno coinvolti generi e generazioni diverse”. La macchina organizzativa è in pieno fermento. L’obiettivo è ambizioso. “Vogliamo portare la finale nazionale dei Giochi senza frontiere del Duemiladiciotto qui, a Pescopagano. Parteciperemo all’edizione cagliaritana con la voglia di classificarci tra le prime tre squadre. Le prime infatti avranno titolo a candidarsi per l’edizione successiva”. Sarà una festa, comunque vada. Saranno giorni di confronto e aggregazione, per il presente ed i giorni successivi dell’entroterra meridionale.
BOX_ L’Unione Sportiva Pescopaganese
La tradizione sportiva a Pescopagano è storia antica. Correva l’agosto del Millenovecentoventisei quando fu fondata l’Unione Sportiva Pescopaganese. Già allora si avvertiva fortemente l’esigenza di costituire una società sportiva, volta a promuovere tra tutte le classi sociali l’utilità pratica dell’esercizio fisico. Iniziava ad essere di moda il “giuoco del calcio”. Nel Millenovecentoventinove fu costruito il primo campo sportivo. C’erano i notabili finanziatori e la comune gente, che per lo scopo prestava gratuitamente giornate di lavoro. Nel Millenovecentocinquantaquattro i rossoblù – sono questi i colori della maglia – vinceranno il massimo campionato regionale. Ripeteranno lo sforzo nella stagione del Sessantadue-Sessantatre. Nel Novantasette-Novantotto infine alzeranno la Coppa Italia Regionale.